Caso di Villa Pamphili, trovato un bracciale vicino al corpo della donna: si infittisce il mistero della morte

Nel giallo di Villa Pamphili spunta un braccialetto: si infittisce il mistero dei due corpi rinvenuti nel parco romano. I nuovi sviluppi

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Nuovi elementi emergono tra i filamenti d’erba di Villa Pamphili, uno dei polmoni verdi di Roma che da giorni è teatro di un insolito orrore. Secondo gli ultimi sviluppi nei pressi dell’area in cui è stato rinvenuto il cadavere della donna sarebbe stato trovato un braccialetto nero. Il punto in cui il nuovo indizio è stato recuperato potrebbe suggerire il percorso fatto dalla donna – nell’ipotesi di una morte naturale – o dal killer che potrebbe avere ucciso la 30enne e la figlia di appena sei mesi.

Il braccialetto

La notizia arriva da Pomeriggio Cinque ed è confermata da La Presse. L’inviata Dominella Trunfio, in collegamento dal luogo del giallo, riferisce che la sua troupe avrebbe rinvenuto un braccialetto nei pressi dell’area in cui sabato 7 giugno è stato rinvenuto il corpo di una donna poche ore dopo il ritrovamento del corpo di una bimba di appena 6 mesi.

L’inviata riferisce di aver consegnato quel braccialetto alle autorità. Si tratta di un accessorio dotato di perline nere in plastica rifrangente, capace di riflettere la luce quando esposto al sole.

Nel frattempo a Villa Pamphili continuano i rilievi della polizia. Secondo Pomeriggio Cinque quel braccialetto potrebbe suggerire i movimenti della donna prima della sua morte o dell’eventuale assassino.

Ancora, l’inviata fa notare che la donna – presumibilmente di 30 anni di età – risulterebbe "ben curata": aveva le unghie trattate e il corpo depilato.

La tutina rosa

Oltre al braccialetto rinvenuto in data 11 giugno, nei giorni scorsi gli inquirenti hanno trovato anche una tutina rosa estiva in un secchio dell’immondizia. I poliziotti l’hanno acquisita per capire se sia lo stesso indumento indossato dalla piccola trovata senza vita a circa 200 metri dal corpo della madre.

Secondo alcuni testimoni, infatti, la bambina avrebbe indossato proprio una tutina rosa. E su quell’indumento in cotone gli inquirenti ora cercano tracce di Dna, impronte e altri elementi che potrebbero dare un volto al presunto killer.

Il giallo di Villa Pamphili

Con i nuovi elementi in possesso della squadra mobile, coordinata dall’aggiunto Giuseppe Cascini e dal pubblico ministero Antonino Verdi, il giallo di Villa Pamphili si ispessisce.

Secondo i risultati dell’autopsia condotta martedì 10 giugno sul corpo della donna non sarebbero presenti segni di violenza, mentre sul corpo della bambina sarebbero stati rinvenuti segni attribuibili a uno strangolamento. Per il momento le due vittime rimangono senza identità e non risultano denunce depositate per la loro scomparsa.

Secondo alcuni testimoni ascoltati da Repubblica, nel pomeriggio di sabato 7 giugno un uomo con il berretto a visiera sarebbe stato visto camminare nei pressi del parco, proprio nelle ore precedenti al ritrovamento dei due corpi. L’esito negativo del test tossicologico ha escluso che la donna fosse sotto effetto di droghe. Per identificarla la Questura ha diffuso le foto dei suoi tatuaggi.

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