Castel D'Azzano, chi sono i tre fratelli Ramponi fermati dopo aver provocato l'esplosione

Chi sono i fratelli Ramponi fermati per l'esplosione nel casolare a Castel D'Azzano in cui sono morti tre carabinieri: il racconto di un vicino

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Sono i fratelli Ramponi Franco, Dino e Maria Luisa i tre cittadini fermati a Castel D’Azzano per aver provocato l’esplosione che ha portato alla morte dei tre carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, intervenuti in seguito a un decreto di perquisizione di un immobile oggetto di sgombero. Agricoltori e allevatori, erano già noti per due episodi con la stessa dinamica (casa saturata di gas) verificatisi un anno fa.

Fratelli Ramponi fermati per l’esplosione a Castel D’Azzano

Dopo l’esplosione nel casolare a Castel d’Azzano le forze dell’ordine hanno subito fermato Dino e Maria Luisa Ramponi.

Il terzo fratello, Franco, di 65 anni, si era allontanato dopo l’esplosione ma è stato rintracciato e fermato dai carabinieri in una campagna di sua proprietà. Non ha opposto resistenza.

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Il luogo dell’esplosione a Castel D’Azzano

Chi sono i fratelli Ramponi Franco, Dino e Maria Luisa

I fratelli Ramponi, come riportato dall’agenzia ANSA, sono agricoltori e allevatori, già noti per due episodi con la medesima dinamica (casa saturata di gas) avvenuti nel 2024.

A ottobre e poi il 24 novembre si erano opposti all’arrivo dell’ufficiale giudiziario aprendo una bombola di gas. Franco e Maria Luisa erano anche saliti sul tetto.

Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e gli uomini della polizia locale, che dopo una mediazione erano riusciti a evitare il peggio.

Il racconto di un vicino di casa dei fratelli Ramponi

All’agenzia AGI, un vicino di casa dei fratelli Ramponi ha raccontato: “Sapevamo che la situazione era disastrosa. L’ultima volta si erano cosparsi di benzina. Avevano perso tutto ormai, vivevano senza corrente e gas, come dentro a una grotta. Sapevamo tutti che era una situazione difficile, già in 4/5 occasioni avevano preannunciato il peggio. Adesso che gli avevano pignorato tutto, dicevano: ‘Piuttosto che lasciare casa ci facciamo saltare in aria‘”.

L’esplosione a Castel D’Azzano

L’esplosione è avvenuta durante una perquisizione legata allo sgombero di una casa colonica a Castel D’Azzano, in provincia di Verona.

Al momento della deflagrazione, all’interno dell’abitazione erano presenti tre persone.

L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti ed è stato avvolto dalle fiamme.

I tre carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello sono deceduti. Almeno 15 i feriti, nessuno è in pericolo di vita.

Fonti vicine agli inquirenti hanno riferito all’ANSA che il casolare era saturo di gas e che l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso.

I vigili del fuoco hanno recuperato 5 bombole, collocate in più stanze.

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