Cecilia Parodi rischia il processo per le frasi su Liliana Segre, le accuse dall'istigazione alla diffamazione

Con un video su Instagram insultò ebrei, israeliani e in particolare la senatrice Liliana Segre, che l'ha querelata. Ora per Cecilia Parodi potrebbe partire il processo

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Odio tutti gli ebrei“, aveva detto su Instagram. La scrittrice e attivista Cecilia Parodi potrebbe essere processata per delle frasi antisemite e alcune, in particolare, su Liliana Segre. La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio. Il procedimento si è aperto nel 2024, a seguito della denuncia della senatrice a vita Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio.

Cecilia Parodi verso il processo

Cecilia Parodi rischia di essere processata per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e diffamazione aggravata, sempre dall’odio razziale.

La richiesta è arrivata dal pm di Milano Leonardo Lesti e sarà vagliata dal gup Luca Milani. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 26 giugno.

Cecilia Parodi Liliana SegreFonte foto: ANSA

La senatrice a vita Liliana Segre

Liliana Segre, assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara, potrà costituirsi parte civile. Ed oltre a Segre, anche l’associazione The International Jewish Lawyers and Jurists figura come parte offesa nel procedimento, come scrive La Repubblica.

Tutto era nato – come ricostruisce l’Ansa – da un video su Instagram, nel quale Parodi si era abbandonata a espressioni antisemite contro la senatrice a vita. Dopo il commento di un utente, Parodi aveva aggiunto anche dell’altro: “Odio tutti gli ebrei, odio tutti gli israeliani, dal primo all’ultimo…”.

La scrittrice pro Pal se l’era presa anche con chi sta dalla parte di Israele: “Odio tutti quelli che li difendono, tutti i giornalisti, tutti i politici…”.

Il caso politico

Il caso divenne anche politico: oltre alle reazioni dei vari parlamentari, gli esponenti di Fratelli d’Italia della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza avevano annunciato la volontà di portare il caso proprio all’attenzione della Commissione “per le gravissime dichiarazioni antisemite”.

Haters all’attacco di Liliana Segre

Ma il caso Parodi non è l’unico a impensierire Liliana Segre, presa di mira da una serie di haters. Il pm Nicola Rossato disporrà a breve la citazione diretta a giudizio per sette di loro, accusati di avere diffamato on line la sopravvissuta alla Shoah, sempre con l’aggravante dell’odio razziale. Il gip Alberto Carboni aveva disposto per loro l’imputazione coatta.

Ma il giudice ha ordinato alla Procura di vagliare la posizione di altre nove persone. Un filone di inchiesta già chiuso riguarda poi altre dodici persone, fra cui alcuni No Vax e Pro Pal. La Procura dovrà poi occuparsi dell’identificazione di chi si nasconde dietro 86 account.

Cecilia Parodi Liliana Segre Fonte foto: ANSA
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