Chat dei giovani repubblicani fan di Charlie Kirk imbarazza Trump, caos politico negli Usa

Donald Trump in imbarazzo, pubblicate le chat shock dei giovani repubblicani fan di Charlie Kirk

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Caos a livello politico negli Usa dopo che sono state diffuse alcune chat razziste di giovani dirigenti americani del partito Repubblicano, veneratori di Charlie Kirk, l’attivista deceduto in un attentato lo scorso settembre. La faccenda sta provocando un certo imbarazzo anche a Donald Trump, grande amico della vittima.

Trump in imbarazzo, le chat shock dei giovani repubblicani fan di Charlie Kirk

A rendere noto ciò che circolava nelle chat di Telegram, dove scrivevano i giovani dirigenti repubblicani, è stato il sito Politico. Quel che veniva digitato ha scatenato una bufera in America.

Gli autori dei messaggi sapevano che, se fosse emerso quel che c’era nelle conversazioni digitali, ci sarebbe stato un terremoto a livello politico e mediatico. E così è stato.

Donald Trump al fianco di Erika KirkANSA
Funerali di Charlie Kirk, Donald Trump al fianco della vedova Erika

“Se salta fuori siamo spacciati”, si legge in alcuni messaggi. Nonostante ci fosse consapevolezza della gravità del contenuto delle conversazioni, la chat ha continuato a riempirsi di insulti razzisti.

I neri sono “quelli dell’anguria” e “scimmie”, digitavano i fan di Charlie Kirk che immaginavano anche stupri “epici”, oltre a invocare la camera a gas per ebrei e oppositori. Non mancavano nemmeno i fan del Führer. “Amo Hitler”, affermavano alcuni repubblicani, adoratori di Charlie Kirk.

A partecipare a queste chat erano circa una dozzina di persone, tutte facenti parte dei millennial e della generazione Z. I file vanno dai primi di gennaio alla metà di agosto.

J. D. Vance minimizza: “I democratici commettono atti più gravi”

Il caso ha portato a dimissioni e esternazioni pubbliche di scuse. Una parte dei vertici del partito Repubblicano ha condannato senza se e senza ma l’intera vicenda. Non tutti, però, hanno preso distanze nette.

Il vicepresidente J. D. Vance, ad esempio, ha accusato i dem di commettere “atti più gravi” di una chat. Si tratta di dialoghi “rivoltanti”, hanno replicato i democratici.

William Hendrix, vicepresidente dei Kansas Young Republicans, chiamava “neg*i” gli afroamericani; è stato allontanato dal partito. Bobby Walker, vicepresidente dei giovani repubblicani dello Stato di New York, aveva definito “epico” lo stupro; cacciato pure lui.

Anche a Peter Giunta, presidente della stessa organizzazione, è stato dato il benservito. A giugno, scriveva che tutti coloro che avessero espresso una preferenza sfavorevole verso la sua candidatura a presidente dell’organismo nazionale sarebbero “finiti nelle camere a gas”.

“Creerò – aveva scandito Giunta – uno dei più grandi metodi di tortura psicologica mai conosciuti dall’uomo. Vogliamo solo veri credenti”.

I messaggi terribili “sull’estetica di Hitler”

Altri messaggi terribili emersi dalle chat rese pubbliche nelle scorse ore: “Possiamo sistemare le docce? Le camere a gas non si adattano all’estetica di Hitler”. “Sono pronto a vedere la gente bruciare adesso”, “Dobbiamo fingere di voler loro bene. ‘Ehi, entra, fai una bella doccia e rilassati’. Boom, morti”. Quest’ultimo messaggio è a firma di Joe Maligno, consulente legale. Pure lui è stato silurato.

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