Chiara Petrolini ai domiciliari nonostante i neonati uccisi, la sentenza della Cassazione: niente carcere
Per i giudici della Corte di Cassazione Chiara Petrolini può restare agli arresti domiciliari perché non c'è pericolo di "reiterazione delle condotte"
Per Chiara Petrolini non si apriranno le porte del carcere. Lo ha deciso la Corte di Cassazione nella sentenza del 25 febbraio che ha accolto l’istanza dell’avvocato della studentessa, Nicola Tria, e ha annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame. La 22enne potrà restare agli arresti domiciliari in quanto gli omicidi dei due neonati a lei contestati, a Vignale di Traversetolo (Parma), “non sono più ripetibili”, dunque non si presenta il rischio di una “reiterazione delle condotte”.
Chiara Petrolini ai domiciliari
Il 15 maggio 2025 sono state pubblicate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 25 febbraio, quando gli ermellini hanno accolto l’istanza dell’avvocato di Chiara Petrolini, Nicola Tria.
La 22enne, arrestato per l’omicidio dei suoi due figli appena nati nel 2023 e nel 2024, non andrà in carcere e potrà restare agli arresti domiciliari.
Fonte foto: ANSA
Con questa decisione la Corte Suprema ha annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Bologna. L’avvocato Nicola Tria, infatti, nella sua richiesta aveva precisato che “di qui ai prossimi anni certamente non si verificheranno più le condizioni che hanno consentito la realizzazione delle condotte (nascoste) oggetto di imputazione”.
Un’istanza, quindi, che gli ermellini hanno accolto disponendo per Chiara Petrolini gli arresti domiciliari. Venerdì 16 maggio la giovane comparirà di fronte al gup del tribunale di Parma che dovrà decidere se rinviarla a giudizio.
Le motivazioni della Cassazione
Secondo i giudici della Cassazione, presieduta da Monica Boni, Chiara Petrolini può rimanere agli arresti domiciliari in quanto i reati a lei contestati “non sono più ripetibili” in quanto non sussiste il pericolo “reiterazione delle condotte” dal momento che la 22enne non potrà “avere relazioni”.
La Corte Suprema, tuttavia, riconosce la gravità dei fatti attribuiti alla studentessa, dotata di “una elevatissima capacità mistificatoria” e una “non comune determinazione criminale” La 22enne, ricordiamo, è stata arrestata dopo che gli inquirenti hanno scoperto che nel giardino della sua abitazione di Vignale di Traversetolo (Parma) aveva seppellito due neonati partoriti nell’assoluta segretezza.
Il caso Chiara Petrolini
La vicenda venne fuori nell’agosto 2024, quando il cane di una nonna di Chiara Petrolini, scavando nel terriccio del giardino, rinvenne il cadavere di un neonato. In quei giorni la ragazza si trovava in vacanza negli Stati Uniti con la famiglia. Gli inquirenti fecero un sopralluogo e rinvennero il corpo senza vita di un altro neonato, partorito e seppellito circa un anno prima.
Gli investigatori scoprirono che la ragazza non aveva messo al corrente nessuno delle sue gravidanze, specialmente il fidanzato e la famiglia. La giovane fu arrestata per i reati di duplice omicidio e soppressione di cadavere.
