Chiara Poggi uccisa con un attizzatoio, la nuova pista dopo le rivelazione del testimone: cos'è e a cosa serve
Potrebbe essere un attizzatoio da camino l'arma del delitto di Garlasco con cui è stata uccisa Chiara Poggi nell'agosto del 2007: nuova pista.
Chiara Poggi potrebbe essere stata uccisa con un attizzatoio da camino. La nuova pista sul delitto di Garlasco sarebbe nata grazie alla rivelazione di un super testimone a Le Iene, che avrebbero girato le sue parole agli inquirenti, senza mandarle in onda. Stando alla testimonianza, nella tarda mattinata del 13 agosto 2007, giorno dell’omicidio, Stefania Cappa avrebbe gettato proprio un attizzatoio nell’area di Tromello, dove si sono concentrate le ricerche dei carabinieri.
- La nuova testimonianza sull'attizzatoio nel caso Garlasco
- La testimonianza poi ritrattata di De Montis Muschitta
- Cosa si sa sull'attizzatoio al centro del caso Poggi
La nuova testimonianza sull’attizzatoio nel caso Garlasco
A fornire alcuni dettagli del racconto del super testimone a Le Iene (mai trasmesso, ma prontamente girato agli inquirenti) è La Repubblica. La super testimonianza sarebbe stata raccolta due mesi fa e poi sarebbe finita su due verbali contenuti nel fascicolo della nuova indagine sul delitto di Garlasco. Stando al racconto del testimone, in un canale che scorre a Tromello, dove si trova una casa che un tempo fu di proprietà della nonna delle gemelle Stefania e Paola Cappa (cugine di Chiara Poggi), potrebbe esserci l’arma con cui sarebbe stata uccisa la ragazza nel 2007.
Nella tarda mattinata del 13 agosto di quell’anno (il giorno del delitto), in base a quanto rivelato dal super testimone, Stefania Cappa avrebbe gettato nel canale uno strumento da camino.
Fonte foto: ANSA
Il sopralluogo nel canale a Tromello.
La testimonianza poi ritrattata di De Montis Muschitta
Di un attizzatoio (con in cima una pigna) si era parlato anche in un altra testimonianza, poi ritrattata, risalente al settembre 2007. Marco De Montis Muschitta, allora dipendente dell’Asm che la mattina dell’omicidio si trovava a Garlasco a ispezionare tombini, si presentò ai carabinieri riferendo di aver incrociato Stefania Cappa su una bicicletta nera, identica a quella vista da altri due testimoni all’esterno della villetta dei Poggi, mentre procedeva a zig zag con il pesante strumento da camino stretto tra la mano destra e il manubrio.
Dopo cinque ore di verbale, nelle ultime tre righe, l’uomo decise però di ritrattare. Fu indagato per calunnia. Recentemente, De Montis Muschitta è stato riascoltato dai carabinieri.
Cosa si sa sull’attizzatoio al centro del caso Poggi
Nel 2007 ad Alberto Stasi (allora fidanzato di Chiara Poggi e condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della ragazza) fu sequestrato proprio un attizzatoio da camino, oggetto mai analizzato.
Nella villetta di via Pascoli in cui morì Chiara Poggi, come riportato da Adnkronos, non risulta mancare alcun oggetto vicino al camino. Se la pista dei carabinieri si rivelasse corretta potrebbe profilarsi l’ipotesi di omicidio premeditato.
Le ricerche dei carabinieri, però, potrebbero rivelarsi vane: i residenti delle case che affacciano sul canale hanno raccontato che lo stesso “è stato ripulito dal Comune circa 8 anni fa“. “Sono passati con una barca e hanno messo tutto lo sporco a riva” ha rivelato la signora Antonella, come riferito dall’Adnkronos.
I residenti avrebbero anche effettuato pulizie periodiche dei tratti della roggia che affacciano sulle loro case.
