Chiara Poggi uccisa da un sicario secondo l'avvocato di Andrea Sempio, "Alberto Stasi costretto a dire bugie"
Chiara Poggi è stata uccisa da un sicario? L'avvocato di Andrea Sempio spiega la sua teoria e difende Alberto Stasi: "Costretto a mentire"
Per Massimo Lovati, l’avvocato di Andrea Sempio, il delitto di Garlasco potrebbe opera di un sicario. Non solo: secondo il legale Alberto Stasi sarebbe innocente e sarebbe stato costretto a mentire sin dalla prima telefonata in cui chiese soccorso dopo aver scoperto l’omicidio dell’allora fidanzata Chiara Poggi.
- L'innocenza di Alberto Stasi e il sicario
- L'omicidio secondo il legale di Andrea Sempio
- Chi ha ucciso Chiara Poggi? Parla la difesa di Stasi
L’innocenza di Alberto Stasi e il sicario
Martedì 6 maggio Massimo Lovati, l’avvocato che insieme alla collega Angela Taccia difende Andrea Sempio e la sua famiglia, durante un intervento su Storie Italiane su Rai 1 ha riportato la sua teoria sul delitto di Garlasco.
Secondo il legale Alberto Stasi sarebbe innocente in quanto Chiara Poggi sarebbe stata uccisa, in realtà, da un sicario. Lovati tiene a precisare che la sua teoria non è supportata da alcun elemento probatorio e lo fa, il giorno dopo le sue dichiarazioni su Rai 1, in un’intervista rilasciata a Fanpage.
Fonte foto: ANSA
Perché, dunque, Alberto Stasi sarebbe innocente? Nell’intervista a Fanpage Massimo Lovati precisa che “alla base dell’omicidio non c’è mai stato un movente” e che l’allora studente 24enne avrebbe “raccontato solo bugie” nel corso della telefonata.
Emblematica fu la frase: “Credo che abbiano ucciso una persona, non ne sono sicuro, forse è viva“, pronunciata al telefono con l’operatrice del 118 alla quale chiese di mandare un’ambulanza sbagliandosi, inoltre, sul civico di via Pascoli in cui si trovava la villetta dei Poggi. Perché tanta confusione? Per Lovati è chiaro: “Qualcuno per me lo avrebbe costretto a dire queste cose“.
L’omicidio secondo il legale di Andrea Sempio
Se si parla di sicario, quindi, si deve per forza parlare anche di uno o più mandanti. Su questo dettaglio Lovati non è in grado di pronunciarsi, e alla redazione di Fanpage ribadisce che la sua ipotesi “non è suffragata da alcun elemento probatorio”. Tuttavia, i tasselli che l’avvocato di Sempio ricompone lo rendono convinto che quanto riferito da Stasi al telefono col 118 fosse “un racconto inverosimile“.
Ancora: “Gli investigatori avrebbero dovuto capire che si trattavano di bugie e avrebbero dovuto indagare su altro“. Sulla base di quali elementi? Stasi raccontò di aver scavalcato la recinzione della villetta dei Poggi dal momento che Chiara non rispondeva al telefono: “Se qualcuno citofona e nessuno risponde, mica si scavalca”, quindi “gli investigatori dovevano andare a vedere, sulla parte della recinzione dove aveva detto di aver scavalcato, se c’erano impronte o no”, ma gli inquirenti “non hanno fatto nulla”.
Per questo la versione di Stasi, secondo Lovati, suona come “una bugia grossa come una casa”. In poche parole Alberto Stasi non sarebbe “mai entrato in quella casa“, e lo dimostrerebbero “le sue bugie”. Bugie che, ancora una volta, l’allora 24enne sarebbe stato costretto a dire probabilmente perché intimidito da un sicario.
Chi ha ucciso Chiara Poggi? Parla la difesa di Stasi
Apprese le dichiarazioni di Massimo Lovati, l’avvocata di Alberto Stasi Giada Bocellari lo ha ringraziato attraverso le pagine di Fanpage per le parole spese nei confronti del suo assistito: “Chiunque legga gli atti di questo procedimento non può che concludere la sua totale estraneità al delitto”.
Ancora, Bocellari sostiene che la vicenda di Garlasco sia stata “narrata in maniera tossica“, ma liquida come “opinione personale” la teoria del sicario espressa da Lovati. “Non sono d’accordo – dice l’avvocata di Stasi – ma la parte importante è che Alberto Stasi sia innocente”.
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