Conclave dopo la morte di Papa Francesco, come avviene la fumata e quante ce ne sono al giorno

Al via il conclave dopo la morte di Papa Francesco: come funzionano le fumate, quante ce ne sono al giorno e perché prima c’era anche quella gialla

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Dopo la morte di Papa Francesco, si apre il conclave per l’elezione del nuovo pontefice. Il processo prevede votazioni segrete tra i cardinali elettori e l’annuncio dell’esito tramite le celebri fumate dalla Cappella Sistina. La fumata bianca segnala l’elezione del nuovo papa, mentre quella nera indica che non è stato ancora raggiunto un accordo. Ma in passato era utilizzata anche una fumata gialla.

Cos’è il conclave e come si vota

Il conclave è l’assemblea dei cardinali della Chiesa cattolica convocata per eleggere un nuovo papa. Le votazioni si svolgono nella Cappella Sistina e sono regolate da procedure rigorose.

Il primo giorno si tiene una sola votazione; nei giorni successivi, si effettuano fino a quattro votazioni al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, fino a quando non si arriverà al nome del nuovo papa.

Conclave Papa Francesco fumata
L’installazione del comignolo sopra la Cappella Sistina, dove si terrà il conclave e da dove uscirà la fumata che annuncerà il nuovo pontefice dopo la morte di Papa Francesco

Per essere eletto, un candidato deve ottenere i due terzi dei voti dei cardinali presenti. Dopo ogni sessione di votazioni, le schede vengono bruciate e il colore del fumo che esce dal comignolo della Cappella Sistina indica l’esito delle votazioni.

La fumata bianca

La fumata bianca è il segnale visivo che annuncia al mondo intero l’elezione del nuovo papa. Il fumo è il risultato della combustione delle schede votate, accompagnata da una miscela chimica specifica — a base di clorato di potassio, lattosio e colofonia — utilizzata per garantire la colorazione bianca e densa del fumo.

Quando un cardinale raggiunge la maggioranza richiesta dei due terzi, le schede vengono immediatamente bruciate e il fumo prodotto annuncia l’elezione. La fumata bianca è visibile all’esterno e, dal conclave del 2005, è accompagnata anche dal suono delle campane della Basilica di San Pietro per evitare confusioni con la fumata nera, più difficile da distinguere in alcune condizioni meteorologiche.

Le fumate si verificano due volte al giorno: una al termine delle due votazioni del mattino e l’altra alla conclusione delle due del pomeriggio. Questo significa che, in un solo giorno, si possono avere fino a quattro votazioni ma solo due momenti in cui viene emessa la fumata, che sia nera o bianca.

Cos’è la fumata gialla

La fumata gialla non ha un significato liturgico né politico, ma veniva utilizzata esclusivamente a fini tecnici. Serviva difatti a testare il corretto funzionamento della stufa e del comignolo della Cappella Sistina prima dell’inizio del conclave, assicurandosi che il sistema fosse in grado di produrre un segnale visibile.

Il colore giallastro derivava da materiali diversi rispetto a quelli usati per le fumate ufficiali. Questa pratica, documentata nei conclavi del passato, è però stata dismessa dal 2005, con l’introduzione di un meccanismo a doppia stufa e di additivi chimici standardizzati per produrre fumate bianche e nere chiaramente distinguibili.

papa-conclave Fonte foto: ANSA
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