Cosa diceva Andrea Sempio in tv prima dell'analisi dell'impronta a casa Poggi: "Non ho motivo di scappare"
Le parole di Andrea Sempio in un'intervista a Quarto Grado, prima delle analisi dell'impronta che l'hanno rimesso al centro delle indagini su Garlasco
Nessun elemento che avrebbe potuto smentire la sua innocenza nel caso di Garlasco. Lo ha detto con convinzione Andrea Sempio, in una delle ultime interviste rilasciate prima della corrispondenza attribuita da parte della procura di Pavia alle sue impronte, con una delle orme trovate sulla scena del delitto di Chiara Poggi.
L’intervista ad Andrea Sempio
L’intervista realizzata dalla trasmissione Dritto e Rovescio il 21 marzo 2025 è stata rilanciata sempre su Rete 4 da Quarto Grado, a pochi giorni dai nuovi riscontri sull’impronta sulla parete delle scale di casa Poggi, dove è stato trovato il corpo della vittima.
"Non ho motivo di scappare, né di nascondermi" aveva dichiarato Andrea Sempio ai microfoni del programma, negando ogni accusa.
Le affermazioni sulle tracce in casa Poggi
"Io frequentavo la casa, dovessero trovare delle mie tracce, dna, le impronte…frequentavo la casa" aveva ribadito Sempio nell’intervista, spiegando che nei giorni precedenti al delitto si trovava in quella villetta, "andavo lì con Marco, quindi ci fossero le mie tracce non sarei stupito".
"Non c’è nulla, guardino tutto, va benissimo, facciano tutto quello che devono fare" aveva affermato il nuovo indagato del caso Garlasco, dicendosi "contento che gli inquirenti, la giustizia, facciano il loro lavoro, spero che vadano fino in fondo per accertare una volta per tutte la mia posizione".
Le parole di Sempio
Nel giorno della notizia della corrispondenza tra l’impronta palmare del 37enne e quella trovata sul muro nella scena del delitto, i suoi legali hanno consigliato al proprio assistito di non presentarsi in procura, appellandosi all’art. 375 comma 4 del Codice di procedura penale.
Nell’intervista a Quarto Grado, Sempio aveva ammesso di essersi "tenuto un po’ nascosto, ma anche per essere disponibile per le autorità, per qualunque cosa, se dovevano convocarmi, se avevano bisogno di me per esserci, per quello mi sono anche ritirato dal lavoro, per poter essere libero, per poter essere anche a disposizione di tutte le verifiche che devono esser fatte".
"Il mio obiettivo è tornare al lavoro, tornare alla vita normale il prima possibile" aveva detto ancora, ripetendo che in "questa vicenda non ho pesi sulla coscienza, io sono innocente, io non ho fatto nulla, io non c’entro nulla in questa vicenda".
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