Delitto di Garlasco, cosa cercavano i carabinieri in casa di Andrea Sempio? La precisazione del legale
Garlasco, perquisita la casa di Andrea Sempio: i carabinieri non trovano nulla. Indagini estese a un canale, si cerca ancora l’arma del delitto
Nuove perquisizioni nel caso del delitto di Garlasco: i carabinieri sono entrati nella casa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, su disposizione della Procura di Pavia. Il suo legale parla di perquisizione “molto generica”. Nessun elemento riconducibile al delitto sarebbe stato trovato, ma le indagini proseguono su più fronti.
- Garlasco, perquisita la casa di Andrea Sempio
- L'avvocata: "Non hanno trovato nulla"
- Si cerca ancora l’arma del delitto
Garlasco, perquisita la casa di Andrea Sempio
I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno perquisito l’abitazione di Andrea Sempio, 38 anni, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco.
La perquisizione è stata disposta dalla Procura di Pavia nell’ambito della terza inchiesta aperta sul caso. Insieme ai militari, anche i vigili del fuoco hanno partecipato a operazioni di ricerca. Secondo l’avvocata Angela Taccia, legale di Sempio, “non cercavano nulla di preciso perché il decreto è molto generico”.
Fonte foto: ANSA
L’abitazione di Andrea Sempio
Il blitz, partito all’alba del 14 maggio, ha interessato anche l’abitazione dei genitori del 38enne e quelle di due suoi amici, Roberto Freddi e Mattia Capra, tutti legati all’ambiente frequentato da Marco Poggi, fratello della vittima.
L’avvocata: “Non hanno trovato nulla”
Come riporta LaPresse, durante le perquisizioni, sono stati sequestrati telefoni e computer. “Andrea è sereno, ma preoccupato per la madre”, ha spiegato Angela Taccia, dopo che la donna ha avuto un malore a seguito della perquisizione nella casa di famiglia.
“Non hanno trovato nulla di rilevante”, ha ribadito la legale, aggiungendo che Sempio ha dato “piena disponibilità” agli inquirenti.
Il suo collega Massimo Lovati, presente durante il blitz a casa dei genitori, ha confermato: “Di perquisizioni ne ho viste tante, ma se non sono mirate… vediamo cosa hanno sequestrato e capiremo qualcosa in più”.
Si cerca ancora l’arma del delitto
Parallelamente, sono proseguite anche le ricerche dell’arma del delitto, mai ritrovata. Gli investigatori hanno svuotato un canale a Tromello, vicino a una ex proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara.
L’operazione nasce da una testimonianza raccolta dalla trasmissione Le Iene, secondo cui un oggetto metallico, forse un attizzatoio, sarebbe stato gettato nel canale.
Ma l’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha chiarito: “L’attizzatoio non manca e non è mai mancato dalla villetta”. Nelle sentenze che hanno condannato in via definitiva Alberto Stasi a 16 anni, si era ipotizzato che l’arma potesse essere un martello o delle forbici da sarto.
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