Delitto di Garlasco, i dubbi del testimone a Le Iene su Stefania Cappa: "Nel panico, aveva un borsone pesante"
Le Iene rompono il silenzio e trasmettono il racconto del testimone sul delitto di Garlasco: "Stefania Cappa era nel panico, aveva un borsone"
Un borsone pesante, Stefania Cappa che entrava nell’abitazione della donna materna a Tromello, il rumore di qualcosa che viene gettato via: sono gli elementi raccontati a Le Iene da un testimone che avrebbe raccolto questa narrazione da una donna incontrata in ospedale. L’uomo, dietro anonimato, specifica che in quel tempo annotò tutto su un taccuino ma che nessuno avrebbe avuto volontà di ascoltarlo. La donna, in poche parole, gli avrebbe raccontato che il giorno in cui a Garlasco si consumò il delitto di Chiara Poggi vide la cugina, Stefania Cappa, raggiungere l’abitazione della nonna con un borsone pesante e in uno stato di panico.
L’esclusiva a Le Iene
Martedì 20 maggio va in onda l’esclusiva che Le Iene hanno promesso da tempo: il racconto di un testimone che avrebbe a disposizione informazioni sul delitto di Garlasco.
Secondo un’anticipazione riportata da TgCom24 il servizio tanto atteso è firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese.
Fonte foto: IPA
La puntata andrà in onda alle 21:15 su Italia 1. Come anticipato, quello incontrato da Le Iene è un testimone indiretto in quanto riferisce quanto appreso da una donna in un ospedale dopo il delitto di Garlasco.
La donna proveniva da Tromello, la stessa località in cui viveva la nonna materna delle gemelle Cappa. Dietro l’abitazione, ricordiamo, gli inquirenti hanno rinvenuto oggetti all’interno del canale.
Il testimone parla di Stefania Cappa
Andiamo nello specifico. Il testimone ascoltato da Le Iene ha raccontato poco dopo l’omicidio avrebbe incontrato una donna di Tromello in un ospedale. La donna gli avrebbe rivelato che quel giorno avrebbe visto Stefania Cappa entrare nell’abitazione della nonna materna.
Con sé, la cugina di Chiara Poggi, avrebbe avuto un borsone pesante. Ad attirare l’attenzione della donna era stata proprio la presenza della ragazza in quanto le due sorelle non si sarebbero mai viste da quelle parti. “Stefania era nel panico, precisa il testimone”, che parla anche dello strano rumore di qualcosa che veniva gettato in un fosso.
Perché parlare dopo 18 anni?
Per tutto questo tempo il testimone avrebbe conservato queste memorie in un taccuino per mettere nero su bianco il racconto della donna di Tromello. Secondo lui, inoltre, dopo l’omicidio nessuno avrebbe avuto “volontà di ascoltare” quella storia.
Nel frattempo la donna, già anziana nel 2007, risulta deceduta. Il testimone, inoltre, sarebbe il secondo a fare riferimento a Stefania Cappa come avvenne nel 2007 da parte di Marco Muschitta, un operaio che raccontò di averla vista in bicicletta in via Pavia mentre si allontanava da via Pascoli.
Muschitta – che subito dopo ritrattò negando tutto – parlò anche di uno strumento da camino che la ragazza avrebbe tenuto stretto nella mano destra. Va detto che il nuovo testimone raggiunto da Le Iene ha specificato di non aver mai parlato di un attizzatoio da camino.
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