Delitto di Garlasco, impronte in casa Poggi negative al sangue: il caso della spazzatura e del Fruttolo
Dai campioni esaminati finora nell'ambito delle indagini sul delitto di Garlasco è emerso che tutte le impronte sono negative al sangue
Nessuna traccia di sangue è stata rilevata sulle impronte analizzate nel secondo round dell’incidente probatorio disposto dalla procura di Pavia nell’ambito della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco. Gli accertamenti si sono svolti nel laboratorio di biologia della polizia scientifica della questura di Milano.
- Verso nuove analisi sui reperti di Garlasco
- Il commento dell'avvocata Giada Bocellari
- Ipotesi vizio procedurale
Verso nuove analisi sui reperti di Garlasco
Il lavoro si è concentrato su una serie di impronte digitali conservate in pellicole di acetato e su diversi oggetti prelevati dalla spazzatura della cucina della vittima.
Nessuna delle impronte finora esaminate, comprese quelle ritenute potenzialmente più rilevanti come la cosiddetta “impronta 10” (che si ipotizza possa essere stata lasciata dall’assassino sulla porta d’ingresso al momento della fuga), ha restituito tracce ematiche visibili o rilevabili.
IPA
Chiara Poggi
Dal prossimo 4 luglio i periti nominati dal gip di Pavia avvieranno una nuova fase dell’indagine scientifica.
Si passerà cioè all’analisi dei tamponi eseguiti sia sulle impronte digitali, alcune già attribuite, altre no, sia su sei oggetti provenienti dalla spazzatura di casa Poggi: un piattino di carta, due vaschette di Fruttolo e relativa confezione, un contenitore di EstaThé con cannuccia, una scatola di biscotti e un sacchetto contenente cereali. Anche su questi reperti, però, non sono emerse impronte digitali utili per eventuali confronti.
Il commento dell’avvocata Giada Bocellari
“Tutti i dati sono importanti”, ha commentato l’avvocata Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi. “Se il Dna sarà degradato o non ci sarà ne prenderemo atto. L’incidente probatorio è finalizzato all’acquisizione di dati. Non c’è vittoria o sconfitta. L’eventuale dato scientifico andrà poi contestualizzato dalla procura che farà le sue valutazione. Ovviamente ci auguriamo che venga fuori qualche dato per comprendere meglio quello che è successo quella mattina”.
Ipotesi vizio procedurale
La giornata è stata segnata anche da una questione di natura procedurale. L’avvocata Angela Taccia, che assiste Andrea Sempio, l’unico indagato nel nuovo filone di indagini, ha sollevato dubbi sulla legittimità del sequestro dei reperti prelevati dalla spazzatura nel 2008, otto mesi dopo l’omicidio e al momento del dissequestro della villetta.
Secondo la legale, manca un decreto di sequestro specifico da parte della Procura: “C’è l’elenco dei reperti ma è solo su un verbale dei carabinieri, ma non il decreto del pm, non c’è né prima specifico, ma non c’è neanche un decreto successivo”. Un eventuale vizio procedurale potrebbe invalidare gli esiti degli accertamenti.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 24 ottobre, quando si discuteranno in aula anche le questioni giuridiche sollevate. In quella data gli esperti nominati dalla giudice di Pavia Daniela Garlaschelli dovranno rendere note le loro risultanze.
