Delitto di Garlasco, l'avvocato Massimo Lovati ha fatto un nuovo "sogno": "Nel Fruttolo c'è il Dna di Sempio"

Massimo Lovati racconta un nuovo "sogno" sul delitto di Garlasco: "Nel Fruttolo c'è il Dna di Sempio", cosa significa per le indagini

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Massimo Lovati sgancia una nuova rivelazione e propone una nuova idea sul delitto di Garlasco. L’avvocato di Andrea Sempio fino ad oggi ha parlato di un sogno che gli avrebbe suggerito che dietro l’omicidio di Chiara Poggi ci sia un’organizzazione criminale che potrebbe aver assoldato un sicario. In un nuovo intervento, invece, ha raccontato un suo incubo secondo il quale il Dna del suo assistito sarebbe presente su un vasetto di yogurt Fruttolo rinvenuto nella villetta dei Poggi.

Il nuovo sogno di Massimo Lovati

Massimo Lovati ha fatto un nuovo sogno che riguarda il delitto di Garlasco. Il legale di Sempio lo ha raccontato durante un suo intervento nella puntata di Quarto Grado andata in onda venerdì 13 giugno.

"Ho avuto un incubo, nel Fruttolo c’è il Dna di Andrea Sempio". Andrea Sempio, ricordiamo, è il suo assistito difeso anche dalla collega Angela Taccia. 19enne all’epoca dei fatti, è indagato per la seconda volta. Nel 2025 è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio in concorso con terze persone o con Alberto Stasi.

"Un incubo, poi con le considerazioni che stanno sotto l’incubo, ognuno fa quelle che crede", ha concluso Lovati. Parliamo di "nuovo sogno" in quanto il legale di Sempio ha più volte esternato le sue considerazioni sulla base di esperienze oniriche.

Per quale motivo? L’avvocato non solo è convinto dell’innocenza del suo assistito, ma anche di quella di Alberto Stasi. Il dettaglio del concorso contestato al suo assistito lo esclude: "Perché oggi la Procura della Repubblica di Pavia parla di concorso? Perché era l’unico modo per riaprire l’indagine, perché non possono rifare il processo di Alberto Stasi.

Un sicario a Garlasco, secondo l’avvocato di Andrea Sempio

Nelle precedenti dichiarazioni rilasciate per vari programmi televisivi Massimo Lovati ha suggerito che l’assassino di Chiara Poggi sia sato un sicario assoldato da un’organizzazione criminale per eliminare la 26enne, "colpevole" di essere venuta a conoscenza di presunti segreti confessabili.

Secondo molti opinionisti e conduttori Lovati, in realtà, avrebbe a disposizione informazioni che potrebbe non rivelare, per questo le maschererebbe raccontando una non dimostrabile esperienza onirica.

Alberto Stasi è innocente?

Dal 2015, ovvero da quando Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, l’opinione pubblica è divisa. Secondo Massimo Lovati, come già detto, l’ex fidanzato della ragazza uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 non sarebbe mai entrato nella villetta di via Pascoli 8 e sarebbe stato costretto a mentire dagli stessi mandanti dell’assassinio, che gli avrebbero promesso l’impunità sotto minaccia.

A proposito delle nuove indagini, Lovati ha riferito a Quarto Grado che "il fatto è chiaro, il fatto è compiuto da una persona, tant’è che ci sono le impronte di una persona". Persona che non sarebbe Stasi né Andrea Sempio.

Il vasetto di Fruttolo

In casa Poggi, ricordiamo, gli inquirenti trovarono due vasetti di Fruttolo, un brick vuoto di EstaThé, una confezione di plastica vuota contenente probabilmente biscotti e un sacchetto contenente cereali. Alcuni di questi elementi sarebbero stati toccati da Chiara Poggi durante la sua ultima colazione, ma l’insieme fa parte dei reperti che il 17 giugno verranno presentati per l’incidente probatorio.

Il gip, in quella data, deciderà se la nuova inchiesta potrà proseguire.

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