Delitto di Garlasco, riesumata la salma di Michele Bertani? L’amico suicida di Sempio, la Bozzola e l'addio
Michele Bertani è l'amico d'infanzia di Andrea Sempio che si è ucciso nel 2016, il suo ultimo post conteneva una citazione di una canzone
La salma di Michele Bertani, il ragazzo che si è suicidato nel 2016 e che era amico d’infanzia di Andrea Sempio, potrebbe essere riesumata. Sui social del giovane c’è una foto all’interno del Santuario della Bozzola, un luogo che gli inquirenti ritengono possa essere collegato al delitto di Garlasco. Nel post d’addio di Bertani c’è la citazione di una canzone.
- Il post d'addio di Michele Bertani
- Il collegamento tra Bertani e il delitto di Garlasco
- L'ipotesi della riesumazione della salma di Bertani
- Il santuario della Bozzola
Il post d’addio di Michele Bertani
Michele Bertani si è ucciso nel marzo 2016, impiccandosi. Come ultimo post sui social ha lasciato una citazione della canzone “La Verità” del gruppo rap Club Dogo. “La verità sta nelle cose che nessuno sa, la verità mai nessuno te la racconterà“, si legge nel post.
Fonte foto: IPA
L’insegna di Bozzola, frazione di Garlasco, dove si trova il Santuario
Secondo quanto riferito da Il Giornale, la salma potrebbe essere riesumata.
Il collegamento tra Bertani e il delitto di Garlasco
Il nome di Michele Bertani è tornato a circolare con la diffusione del contenuto di un’intercettazione del 2017 di Andrea Sempio. Il ragazzo parla da solo e sembra rivolgersi proprio all’amico defunto: “Perché ti impicchi, adesso che ti sei impiccato che cosa hai ottenuto? Sei morto, sei morto”.
C’è chi ipotizza che quelle frasi possano nascondere una verità inconfessabile e forse un collegamento con la fine di Chiara Poggi.
Nelle nuove indagini potrebbe affacciarsi un’ipotesi alternativa a quella scritta nelle sentenze, ovvero che il delitto potrebbe non essere opera di una persona sola, ma di un gruppetto.
L’ipotesi della riesumazione della salma di Bertani
Con l’ipotesi che l’assassino potesse non essere solo, si spiegano le indagini a raffica sul Dna di tutta la cerchia che frequentava la casa dei Poggi, tra cui le cugine Cappa e gli amici del fratello di Chiara inclusi.
Tra i Dna su cui si è tornati a lavorare per cercare connessioni con le tracce ritrovate nella villetta del Poggi, ci potrebbe essere anche quella dell’amico suicida del nuovo indagato.
Nel 2017, quando l’indagine era stata riaperta per la prima volta, il monologo in auto di Andrea Sempio che si rivolge a Bertani, che si era tolto la vita appena un anno prima, desta attenzione soprattutto in una frase: “Adesso che ti sei impiccato che cosa hai ottenuto? Sei morto, sei morto. Che tutte le caz… le abbiamo fatte insieme dai zero ai diciotto anni”.
Il santuario della Bozzola
Un altro elemento che sarebbe sotto osservazione è la frequentazione di Bertani del Santuario della Bozzola, oggi finito nell’inchiesta per il caso del ricatto a sfondo sessuale ai danni dell’ex rettore don Gregorio Vitali.
In questo luogo sono avvenuti incontri a pagamento tra l’allora sacerdote e alcuni giovani.
L’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha ipotizzato che un possibile movente alternativo dell’omicidio di Chiara Poggi, sia quello di metterla a tacere, tramite un possibile sicario, perché aveva scoperto qualcosa che non avrebbe dovuto sapere su quanto avveniva nel Santuario.
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