Delitto di Garlasco, gli indizi contro Andrea Sempio e i sospetti della nuova testimone su Stefania Cappa
Si complica la posizione di Andrea Sempio, unico indagato nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco: quali sono tutti i nuovi indizi contro di lui
Martedì 20 maggio è stata una giornata che ha aperto nuovi squarci sul delitto di Garlasco. A Venezia i carabinieri hanno sentito Marco Poggi, fratello di Chiara. A Pavia, in Procura, è andato in scena l’interrogatorio di Alberto Stasi. Si sarebbe dovuto presentare anche Andrea Sempio che però, insieme ai suoi legali, il giorno prima aveva deciso di non comparire, sfruttando un “carenza” nel dispositivo. Poi, l’indiscrezione clamorosa del Tg1: sul muro, nel sangue di Chiara Poggi, sarebbe stata trovata l’impronta della mano compatibile proprio con il palmo di Sempio. Elemento che lo collegherebbe sulla scena del crimine. A Le Iene, in serata, è stato poi mandato poi in onda il servizio contenente le dichiarazioni del super testimone, con riferimenti alle gemelle Cappa e all’avvocato dei Poggi, Gian Luigi Tizzoni. Proprio su Stefania Cappa ci sarebbero nuove rivelazioni da parte di una testimone inedita: una donna di 48 anni che vorrebbe parlare con gli inquirenti del rapporto tra Stefania e Chiara Poggi.
Il racconto della giornata
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Chiesto il sequestro della società che prelevò il Dna di Andrea Sempio
Il pm Francesco De Tommasi ha chiesto al Riesame di sequestrare la SKP Investigazioni & Servizi di Sicurezza srl di via Ripamonti 66 a Milano, la società privata di detective a cui il 30 settembre 2016 i difensori di Stasi si rivolsero chiedendo di “svolgere indagini difensive” dopo la condanna definitiva a 16 anni per l’omicidio.
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Avvocata Sempio: "'Non vero che la madre è stata male dopo aver sentito un nome"
Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio, ai microfoni di Storie Italiane su Rai1, ha tenuto a fare una precisazione sulle indiscrezioni di stampa circolate rispetto al malore della madre dell’indagato durante la sua audizione come testimone ad aprile. “La madre di Sempio era già stata male prima con la crisi di panico, non quando ha sentito il nome di quella persona”, ha spiegato alludendo alle indiscrezioni che hanno collegato il malore della donna alla citazione di un amico durante il colloquio con gli inquirenti. “Io dentro non c’ero, la mano sul fuoco non posso metterla, ma è tutto videoregistrato. Non è vero che ha sentito quel nome ed è svenuta, non è andata così“. “Se volete saperlo - ha concluso – durante la perquisizione, l’ultima eseguita a casa dei genitori di Sempio, è stato trovato un altro scontrino di marzo 2020 quindi il collega Lovati, giustamente un po’ scherzando, perché a questo punto non c’è più limite a niente, ha detto ‘andremo a verificare se c’è stato un altro omicidio quel giorno lì’. La famiglia Sempio tiene tutto”.
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Legale Sempio: "Non risulta svenimento in interrogatorio 2008"
Ai legali di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, non risulta che il loro assistito sia svenuto durante un interrogatorio dei carabinieri nel 2008. A puntualizzarlo, ai microfoni di Storie Italiane su Rai 1, è l’avvocato Angela Taccia che, con il collega Massimo Lovati, difende Sempio. “Non ci risulta – ha chiarito -, e poi quello non è un alibi. Hanno chiesto uno scontrino e gliel’ha fornito”.
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Tizzoni parla del super testimone a Le Iene
Il super testimone “si propose come detective, gli ho detto di andare dai carabinieri perché in quel momento c’era già l’indagine aperta su Alberto Stasi”. Così a LaPresse l’avvocato Gian Luigi Tizzoni: “Ho riconosciuto benissimo il supertestimone. Qualche settimana dopo l’omicidio del 13 agosto non ricordo se io gli chiesi se avesse sentito qualcosa in giro o fu lui a contattarmi. In quelle settimane ricevevo decine di proposte di collaborazione segnalazioni, suggerimenti, come avviene nelle vicende mediatiche. Lui è tornato da me nei mesi successivi dicendo che ‘aveva qualcosa’ sulle sorelle Cappa ma senza mostrare ‘nulla di concreto'”.
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Procuratore di Pavia: "Impronta Sempio corrisponde per 15 punti di contatto"
“L’impronta 33 evidenziata mediante l’impiego della ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di Andrea Sempio per la corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche“. Così in una nota il procuratore della Repubblica di Pavia Fabio Napoleone, dà ufficialità a quanto emerso nella giornata di ieri e anticipato da alcuni quotidiani, in merito all’impronta repertata sulle scale che conducono al seminterrato della villetta di Garlasco, dove è stato ritrovato il cadavere di Chiara Poggi. La traccia, precisa il procuratore, è stata analizzata “alla luce della nuove potenzialità tecniche a disposizione, sia hardware che software”.
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Taccia: "Sempio frequentò anche scale e taverna di casa Poggi"
Andrea Sempio “ha frequentato ogni angolo della casa, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara e di Marco”, compresa, dunque, la taverna e le scale in fondo alle quali venne trovato il corpo di Chiara Poggi e dove, sulla parete destra, è stata repertata l’impronta del palmo di una mano, attribuita da una nuova consulenza, disposta dai pm di Pavia, al 37enne. Lo spiega l’avvocata Angela Taccia, che assiste, con il legale Massimo Lovati, l’amico storico del fratello della 26enne uccisa il 13 agosto del 2007 a Garlasco, nelle nuove indagini a suo carico.
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La nuova testimone vuole parlare con gli inquirenti
La nuova testimone, che ha deciso di farsi avanti adesso dopo aver letto sui giornali che Stefania Cappa aveva detto “di aver avuto un ottimo rapporto” con la cugina, chiede anche di essere sentita dagli inquirenti. Il suo avvocato Stefano Benvenuto non rilascia dichiarazioni in merito. Lo riferisce ANSA.
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"Devono vedere che vado al cimitero"
“Loro mi devono vedere che vado al cimitero“. Sarebbe questa la frase che Stefania Cappa avrebbe detto poco dopo l’omicidio della cugina, vedendo la folla di giornalisti davanti alla lapide di Chiara Poggi. Lo avrebbe riferito la testimone 48enne, tramite il suo avvocato, Stefano Benvenuto, depositando alcune dichiarazioni alla Procura di Pavia, che ANSA ha potuto leggere, nell’ambito della nuova indagine sul delitto di Garlasco.
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Nuova testimone parla dell'invidia di Stefania Cappa per Chiara Poggi
“Stefania Cappa mi confidò di non essere affezionata alla cugina Chiara Poggi, anzi di non avere particolare simpatia nei suoi confronti. Si avvertiva dell’invidia o del rancore verso la cugina. Le stava antipatica. Diceva: ‘Adesso che è morta tutti a dire che è buona, brava, bella. Non è buona e non è bella‘, aggiungendo altre parole offensive”. Questa dichiarazione, riportata da ANSA, sarebbe stata rilasciata da una donna di 48 anni, che all’epoca dell’omicidio avrebbe raccolto le confidenze di Stefania Cappa, ora messe per iscritto e depositate tramite il suo avvocato, Stefano Benvenuto, alla Procura di Pavia.
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Altri sospetti su Sempio oltre all'impronta
Oltre all’impronta, i quotidiani di oggi elencano altri sospetti sulla figura di Andrea Sempio: dal misterioso malore durante l’interrogatorio nel 2008 ai biglietti trovati nella spazzatura.
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Dopo Le Iene, stasera tocca a Chi l'ha visto
Stasera, dalle ore 21, Chi l’ha visto tornerà sul delitto di Garlasco, dopo le novità delle ultime ore.
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- Perché Sempio non si è presentato in Procura: la spiegazione dell’avvocata Angela Taccia
- Le rivelazioni di Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco
- Cosa sappiamo sull’impronta trovata vicino al corpo di Chiara Poggi
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- Perché Marco Poggi è convinto che Andrea Sempio sia innocente
- I dubbi del super testimone su Stefania Cappa a Le Iene
