Dopo attacco Usa in Iran massima allerta anche in Italia, rischi per la sicurezza sedi diplomatiche e Vaticano

In Italia massima allerta dopo il raid Usa sull'Iran: misure rafforzate per siti sensibili, basi americane e Vaticano

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Dopo l’attacco statunitense ai siti nucleari iraniani, le autorità italiane hanno alzato il livello di allerta su obiettivi sensibili, sedi diplomatiche e basi Usa da Aviano a Sigonella. Il Viminale ha convocato i comitati antiterrorismo per prevenire ritorsioni e garantire la sicurezza, con particolare focus sul Vaticano durante il Giubileo.

Sale il livello di allerta

Fin dalle prime ore successive al raid americano, il ministero dell’Interno ha rafforzato la sorveglianza su oltre 29.000 obiettivi sensibili, inclusi i mille siti legati a interessi statunitensi e israeliani presenti sul territorio italiano.

Oltre alle misure già potenziate all’inizio della crisi in Medio Oriente, sono stati intensificati i controlli nelle basi Nato e americane (Aviano, Sigonella) e rinforzate le scorte intorno alle sedi diplomatiche.

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Controlli maggiori anche per il Vaticano

Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Piantedosi, si riunirà per analizzare ogni possibile scenario di minaccia.

Ci sono rischi per l’Italia?

Nonostante non siano emerse minacce specifiche, il livello di tensione geopolitica rende necessaria la massima prudenza. Il Comitato analisi strategica antiterrorismo valuta quotidianamente informazioni dei servizi di intelligence per identificare possibili attacchi di matrice terroristica o azioni di rappresaglia.

Le decisioni degli Usa, che in patria hanno sollevato dubbi sull’utilizzo dei poteri di guerra e acceso il dibattito sull’impeachment di Trump,  impattano anche sull’Italia, partner Nato impegnato a garantire stabilità e sicurezza.

Misure di sicurezza per il Vaticano

Particolare attenzione è stata rivolta all’area del Vaticano, in occasione del Giubileo dei governanti con la messa di domenica presso la basilica di San Giovanni. Percorsi dei fedeli presidiati, controlli all’ingresso, unità cinofile e droni per monitorare possibili anomalie.

Con un’attenzione costante agli sviluppi internazionali, dall’evoluzione del conflitto in Medio Oriente alle tensioni legislative negli Stati Uniti, l’Italia conferma “l’impegno a proteggere cittadini e istituzioni”.

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