Economia russa verso la recessione, cos'è e perché è legata a doppio filo alla guerra tra Russia e Ucraina
Il ministro dello Sviluppo economico di Putin lancia l'allarme sull'economia della Russia dopo tre anni di guerra in Ucraina: cos'è la recessione e quali sono le conseguenze
La Russia è “sull’orlo del baratro”. A dirlo non è qualche oppositore del Cremlino ma il ministro dello Sviluppo economico russo Maxim Reshetnikov. Dopo tre anni di guerra con l’Ucraina, sanzioni internazionali e difficoltà commerciali, l’economia di Mosca è a rischio recessione, con una inflazione galoppante al 10%, tassi di interesse al 20% e prospettive non certo rosee.
- Economia della Russia a rischio recessione
- L'allarme del ministro russo
- Le difficoltà dell'economia della Russia di Putin
- Cos'è la recessione
- La recessione legata alla guerra in Ucraina
Economia della Russia a rischio recessione
In mezzo all’usuale propaganda del Cremlino, il ministro dello Sviluppo economico russo Maxim Reshetnikov ha recentemente lanciato l’allarme sullo stato dell’economia della Russia.
“I numeri mostrano che l’economia si sta raffreddando”, ha detto Reshetnikov, citato da Interfax, durante il Forum economico internazionale di San Pietroburgo.
ANSA
È la prima volta dall’invasione dell’Ucraina che un esponente del governo russo ammette pubblicamente le difficoltà dell’economia di Mosca prospettando la recessione.
L’allarme del ministro russo
“Secondo le sensazioni attuali delle imprese e degli indicatori economici, mi sembra che siamo già sull’orlo della recessione. Sull’orlo del baratro”, ha detto il ministro.
Lo stesso leader Vladimir Putin lo scorso marzo aveva riconosciuto che un rallentamento dell’economia era inevitabile.
Reshetnikov ha poi invitato la Banca centrale russa a trovare un approccio più equilibrato tra la lotta all’inflazione e la promozione della crescita economica.
Per combattere l’inflazione, arrivata al 10%, la governatrice Elvira Nabiullina aveva infatti alzato i tassi di interesse fino a un vertiginoso 21%.
Solo nei giorni scorsi è arrivato il primo taglio che ha fatto scendere il costo del denaro al 20%.
Le difficoltà dell’economia della Russia di Putin
Dopo tre anni di guerra, sanzioni internazionali e difficoltà commerciali, a partire dalla riduzione dell’export di gas, molti indicatori economici non sono positivi per la Russia.
Il Pil, dopo la frenata del 2022 in seguito all’invasione dell’Ucraina, mantiene il segno più solo grazie alla spinta dell’economia di guerra.
Gli effetti positivi degli investimenti massicci del Cremlino nel settore della difesa hanno però iniziato a ridursi, perché la domanda ha ormai raggiunto la capacità produttiva.
Tre anni di militarizzazione dell’economia hanno fermato i consumi interni e fatto salire alle stelle l’inflazione, che ha raggiunto il 9,8%.
Altra nota negativa per Putin arriva dal calo del prezzo del petrolio dovuto all’incertezza globale provocata dalla guerra commerciale di Trump, dato che la Russia dipende molto dalle esportazioni di greggio e gas.
Secondo gli analisti delle maggiori banche d’affari, il sistema economico attuale potrebbe reggere al massimo ancora un anno.
Poi sarà necessario avviare il processo di transizione, lungo e traumatico, a una economia di pace.
Cos’è la recessione
Il sito della Borsa italiana spiega che la recessione si verifica quando i livelli di produzione risultano inferiori a quelli che potrebbero essere raggiunti “utilizzando completamente, ed in maniera efficiente, tutti i fattori produttivi a disposizione”.
Durante una recessione, quindi, si assiste a un duplice effetto:
- diminuisce la domanda di beni e servizi da parte dei consumatori
- il calo della domanda favorisce un rallentamento del tasso di inflazione
A volte, però, la recessione può causare anche un aumento dei prezzi (e quindi dell’inflazione): in questo caso si parla di stagflazione.
La recessione fa parte del cosiddetto ciclo economico, che si articola così:
- prosperità (aumento degli investimenti)
- recessione (rallentamento della crescita economica)
- depressione (la crescita ristagna)
- ripresa (investimenti e consumi crescono velocemente)
Secondo alcune teorie, la recessione non è causata da particolari shock esterni: a ogni fase espansiva seguirebbe un periodo recessivo che preluderà a sua volta a una nuova fase di ripresa della crescita economica e così via.
La recessione legata alla guerra in Ucraina
Nel caso dell’economia russa, però, tra le cause della recessione ci sarebbe la guerra in Ucraina, che va ormai avanti da anni.
Il conflitto, tra le altre cose, ha portato ad esempio alle sanzioni imposte dall’Occidente.
Dopo l’invasione, quindi, c’è stata anche:
- un’erosione della fiducia degli investitori (si pensi a diverse multinazionali che hanno chiuso le filiali in Russia, ad esempio)
- l’impoverimento delle esportazioni
- la necessità del Governo russo di sostenere livelli record di spesa pubblica, soprattutto per la Difesa
