Educazione sessuale vietata a scuola fino alle medie nel ddl Valditara, scontro tra governo e opposizione

Esteso alle scuole medie il divieto di educazione sessuale a scuola del ddl Valditara, esultano i ProVita: "No all'indottrinamento abortista Lgbt"

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Niente educazione sessuale fino alla scuola media compresa. La Commissione Cultura della Camera ha approvato un emendamento al ddl sul consenso informato del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’emendamento, di cui prima firmataria è la deputata della Lega Giorgia Latini, estende il divieto di portare nelle aule scolastiche le tematiche sessuali fino alla scuola primaria di primo grado, un limite fino ad oggi limitato all’infanzia e alla secondaria di primo grado. Per le scuole secondarie di secondo grado, invece, l’insegnamento può svolgersi previo consenso informato delle famiglie. L’approvazione ha scatenato le reazioni delle opposizioni: questa novità è “un fatto gravissimo”, secondo i deputati Pd in commissione Istruzione.

Niente educazione sessuale nelle scuole medie

Se nel testo del ddl Valditara sul consenso informato il divieto di affrontare tematiche sessuali era limitato alle scuole dell’infanzia e alla primaria, con l’emendamento approvato il 15 ottobre a firma di Giorgia Latini lo stesso limite è imposto sulle scuole secondarie di primo grado. Le scuole medie, per intenderci.

Gioisce il deputato Lega Rossano Sasso, che con questo emendamento approvato dalla Commissione Cultura vede allontanarsi il pericolo degli “attivisti ideologizzati” dalle scuole.

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La Commissione Cultura della Camera approva l’emendamento al ddl Valditara che estende il divieto dell’educazione sessuale alla scuola meda

L’educazione sessuale potrà dunque entrare soltanto nelle aule delle scuole superiori, ma non senza il consenso informato dei genitori. Tutto ciò dovrà avvenire, come recita l’articolo 1, “previa messa a disposizione, per opportuna visione, del materiale didattico che intendono utilizzare per le attività medesime”.

I genitori degli studenti delle scuole superiori dovranno dunque avere accesso e prendere visione dei materiali che la scuola impiegherà per affrontare in classe il tema della sessualità.

Esultano i ProVita: “No indottrinamento abortista”

I ProVita e Famiglia non possono che approvare i limiti estesi dall’emendamento Latini sul ddl Valditara. Jacopo Coghe è sicuro che questo divieto “impedisca che i bambini siano indottrinati dalle associazioni abortiste o dagli attivisti Lgbt“.

Rossano Sasso precisa che “l’emendamento non vieta affatto l’educazione alla sessualità”, piuttosto “si limita ad escludere dalle scuole primarie e secondarie di primo grado attività didattiche che esorbitino da quanto previsto dalle Indicazioni nazionali”.

I commenti dall’opposizione: “Fatto gravissimo”

Dai membri del Pd in Commissione Istruzione arriva un grido unanime: “Un fatto gravissimo“, dicono i deputati Mauro Berruto, Irene Manzi, Matteo Orfini, Sara Ferrari e Giovanna Iacono, che ricordano che l’educazione alla sessualità nelle scuole è mirata soprattutto alla conoscenza delle “malattie sessualmente trasmissibili” ed era utile al “contrasto delle violenze sessuali” e alla consapevolezza della prevenzione delle “gravidanze precoci”.

Parole piene di dissenso arrivano anche dall’Alleanza Verdi Sinistra che parla di “deriva oscurantista della destra” e di “attacco alla laicità della scuola”.

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