Elezioni Regionali Marche e Valle d'Aosta, urne aperte: fino a quando si vota e come, le differenze

Per le elezioni regionali nelle Marche e in Valle d'Aosta sono chiamati al voto quasi un milione e mezzo di cittadini, gli orari e chi sono i candidati

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Urne aperte domenica 28 settembre 2025 in Valle d’Aosta e nelle Marche. Per le elezioni regionali si vota dalle 7:00 alle 23:00, nelle Marche si può andare ai seggi anche lunedì 28 settembre 2025. In totale sono chiamati a esprimere le proprie preferenze quasi 1 milione e mezzo di cittadini. Bisogna ricordare che per votare servono la carta d’identità e la tessera elettorale. In Valle d’Aosta il presidente della Regione non viene eletto direttamente dai cittadini, ma è scelto dal nuovo Consiglio regionale.

Come si vota in Valle d’Aosta

In Valle d’Aosta sono chiamati al voto 103 mila 223 cittadini per scegliere i rappresentanti in Consiglio regionale. Una volta eletta l’assemblea regionale, i partiti troveranno un accordo per formare una maggioranza e i 35 nuovi consiglieri eleggeranno il Presidente.

In Valle d’Aosta resiste un sistema proporzionale, con una soglia di sbarramento variabile pari al doppio del quoziente naturale. È possibile anche l’attribuzione di un premio di maggioranza per la lista o la coalizione che riesce a ottenere almeno il 42 per cento.

Un'urna per le elezioni regionaliANSA

Un’urna per le elezioni regionali

Si possono esprimere fino a tre preferenze, ma almeno una deve riguardare un candidato di genere diverso.

Come si vota nelle Marche

Sono oltre un milione e 300 mila le persone chiamate alle urne per l’elezione del presidente della Regione e il rinnovo del Consiglio regionale nelle Marche.

Si vota domenica 28 settembre dalle ore 7 alle 23 e lunedì 29 settembre dalle ore 7 alle 15. Sulla tornata elettorale pesa l’incognita affluenza: nelle precedenti Regionali arrivò a quota 59,75% con picco provinciale a Pesaro (62,27%), dove risiede Ricci, e il minimo a Macerata (56,60%) dove è nato e abita Acquaroli.

È possibile esprimere il proprio voto per una delle liste provinciali tracciando un segno nel relativo rettangolo. L’elettore può esprimere fino a due preferenze ma devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato a Presidente collegato alla lista stessa.

L’elettore può anche esprimere soltanto il voto per il candidato a Presidente, senza alcun voto di lista, tracciando un segno sul simbolo o sul nome del candidato prescelto. In tal caso il voto si intende validamente espresso anche a favore della coalizione alla quale il candidato a Presidente votato è collegato. Sono nulli i voti espressi a favore di una lista provinciale e di un candidato Presidente non collegato alla lista stessa: non è quindi consentito il voto disgiunto.

Chi sono i candidati nelle Marche

Sono sei i candidati che si contendono la carica di Presidente della Regione Marche e le liste collegate sono 18.

Il governatore uscente Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia cerca la riconferma per un secondo mandato. È sostenuto dalla coalizione di centrodestra con anche Base popolare, Unione di Centro e le liste civiche “Civici Marche” e “Marchigiani con Acquaroli”.

Il centrosinistra candida invece Matteo Ricci, che da giugno 2024 è europarlamentare per il Partito Democratico. È sostenuto dal campo largo: Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e Azione. A questi si aggiungono partiti locali come “Progetto Marche”, “Avanti con Ricci”, “Pace Salute Lavoro” e la civica “Matteo Ricci Presidente”.

Gli altri contendenti sono Beatrice Marinelli per Evoluzione della Rivoluzione, Claudio Bolletta per Democrazia Sovrana Popolare, Lidia Mangani per Partito comunista italiano e Francesco Gerardi per Forza del Popolo.

Elezioni regionali ANSA