Evaristo Beccalossi in coma 47 giorni dopo l'emorragia cerebrale, medici dissero: “Forse non arriva a domani”

La moglie Danila racconta per la prima volta il coma e il risveglio di Evaristo Beccalossi: i momenti più difficili e la voglia di ripartire

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Evaristo Beccalossi è stato in coma 47 giorni dopo un’emorragia cerebrale. L’ex centrocampista dell’Inter, come racconta la moglie Danila, è stato ricoverato il 9 gennaio e dopo due giorni la situazione è precipitata. Intubato e ricoverato in terapia intensiva, i medici non hanno nascosto la gravità di quanto stava accadendo: “Non sappiamo se arriva a domani”, dissero alla famiglia. Da allora di giorni ne sono trascorsi, per fortuna, molti altri.

Evaristo Beccalossi e l’emorragia cerebrale

Il dramma, come detto, inizia il 9 gennaio e a raccontarlo ora è la moglie Danila al Corriere della Sera.

Beccalossi doveva trovarsi con un amico, ma proprio quest’ultimo si accorse del suo stato confusionale e del fatto che dicesse cose non sempre sensate.

Evaristo BeccalossiFonte foto: ANSA

Evaristo Beccalossi, 69 anni, ex numero 10 dell’Inter

L’amico decise di avvisare la figlia Nagaja, che lavora all’ufficio stampa dell’Inter, e insieme capirono che la cosa migliore era portarlo in ospedale.

Il coma e quella frase: “Non sappiamo se arriva a domani”

La tac a cui venne sottoposto “il Becca”, come tutti lo chiamano da sempre, diede subito un esito spietato: emorragia cerebrale. Ma il peggio doveva ancora arrivare.

Perché, come spiega Danila, due giorni dopo Evaristo si aggrava, entra in coma, viene intubato e trasferito in terapia intensiva.

Ed è in quel momento che Danila si sente dire una frase ancor più spietata, per quanto reale: “È stato il momento più duro perché i medici, con lucida onestà, ci hanno avvisato: non sappiamo se arriva a domani”.

L’affetto del mondo del calcio

Il risveglio dal coma è arrivato dopo 47 giorni. Beccalossi, che ha potuto ricevere pochissime visite, ha sempre ricevuto l’affetto di tutto il mondo del calcio e non solo.

Telefonate e messaggi anche di storici ex compagni di squadra non sono mai mancate. Così come quelle del presidente dell’Inter Beppe Marotta e di quello della Fifa Gianni Infantino. Spillo Altobelli, Enrico Ruggeri, Nicola Savino, Aldo Serena, Max Pezzali sono tra gli amici che più sono stati vicini all’ex fantasista.

Come sta adesso Beccalossi

Dopo la grande paura, dopo aver davvero vissuto un incubo, per Beccalossi, che a breve compie 69 anni, ora è tempo di riabilitazione. Per riprendersi, piano piano, un passo alla volta, tutta quella vita che a un certo punto è stata appesa a un filo.

“Come da giocatore, mica ha voglia di allenarsi. Quando deve andare in palestra sbuffa“, racconta la moglie Danila. Ed è ancora a lei a svelare che “il Becca” segue sempre le partite della sua Inter: “A sprazzi, sul telefonino”.

Ma la voglia di lottare e non arrendersi sono evidenti: prima della semifinale di Champions tra l’Inter e il Barcellona, a precisa domanda su chi andasse in finale Beccalossi ha risposto in modo molto chiaro: “L’Inter, ovvio”.

Pronostico azzeccato in pieno. Forse perché anche lui, il Becca, è come la sua Inter: capace di imprese, senza mai mollare, capace di soffrire ma poi anche di gioire e regalarsi, alla fine della battaglia, un enorme miracolo. Al punto che alla figlia, l’altro giorno, ha detto di voler tornare a lavorare.

evaristo-beccalossi-coma Fonte foto: ANSA
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