Fedez contro Travaglio e Sala al congresso di Forza Italia, il rapper attacca la sinistra tra gli applausi
Fedez ospite del congresso dei giovani di Forza Italia va all'attacco del sindaco di Milano Giuseppe Sala e di Marco Travaglio
Show di Fedez al congresso nazionale di Forza Italia giovani a Roma. Il rapper, a dialogo con Giuseppe Cruciani, si scaglia prima contro il sindaco di Milano Beppe Sala e Marco Travaglio, poi attacca la sinistra, incassando gli applausi della platea.
Fedez contro Sala al congresso di Forza Italia
Sabato 31 maggio Fedez è stato ospite del congresso nazionale dei giovani di Forza Italia che si è tenuto a Roma.
Invitato per parlare di salute mentale e disagio giovanile, il rapper ha scaldato la platea romana quando, intervistato da Giuseppe Cruciani, ha parlato di tutt’altro.
Fonte foto: ANSA
Applausi per lui quando Fedez ha attaccato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “A Milano mancano due anni per votare e l’ottima notizia è che chi è in carica adesso non si può ricandidare“.
“È una cosa buona che il sindaco-influencer non si ricandidi”, ha aggiunto.
Già in passato Fedez aveva criticato Sala, che pure nel 2020 gli aveva consegnato (assieme all’ex moglie Chiara Ferragni) la massima onorificenza cittadina, l’Ambrogino d’oro.
Fedez contro Marco Travaglio
Al congresso di Forza Italia non si può non parlare di Silvio Berlusconi.
Fedez, che lo aveva attaccato e insultato più volte in passato, non si sottrae ma lo fa indirettamente, andando all’attacco di uno dei più feroci critici del Cavaliere, Marco Travaglio.
“Io ho sentito Santoro dare l’onore delle armi a Berlusconi dopo che è morto”, ha detto il rapper.
“Quando io purtroppo vedo Marco Travaglio fare un libro su Berlusconi postumo – ha continuato – e fare la promozione pulendo la sedia, ecco, quello mi sembra totalmente inutile, se non utile alle tasche di Travaglio per racimolare qualche soldino in più. E lo trovo veramente spiacevole“.
L’attacco alla sinistra
Nel dialogo con Cruciani Fedez è poi passato ad attaccare la sinistra italiana.
“La mia esperienza con i podcast – ha detto – è che ogni volta che ho portato persone con idee di destra, tipo Vannacci, da sinistra si rifiutano di confrontarsi. È un atteggiamento che non condivido”.
