Femminicidio di Pamela Genini a Milano uccisa da Gianluca Soncin, la telefonata all'ex per chiedere aiuto
Pamela Genini, prima di venir uccisa da Gianluca Sancin, ha telefonato all'ex per chiedere aiuto ma l'uomo non è riuscito a salvarla dal femminicidio
Pamela Genini, vittima di femminicidio a Milano, ha telefonato all’ex compagno per chiedere aiuto prima di essere uccisa a coltellate da Gianluca Soncin. L’uomo, dopo aver lanciato l’allarme al 112, si è precipitato in via Iglesias ma né il suo intervento né quello della polizia sono riusciti a evitare la morte della 29enne.
- La telefonata di Pamela Genini all'ex prima del femminicidio
- L'intervento della polizia e il tentativo disperato di Pamela Genini di salvarsi
- Le testimonianze dei vicini di Pamela Genini
La telefonata di Pamela Genini all’ex prima del femminicidio
“Sapevo che lei voleva liberarsi di lui, lo voleva lasciare“: l’ex compagno di Pamela Genini, come riportato dal Corriere della Sera, lo ha riferito all’equipaggio di una pattuglia accorsa nella zona in cui è avvenuto il femminicidio della 29enne.
L’uomo ha lanciato l’allarme al 112 e si è precipitato in via Iglesias dopo essere stato contattato telefonicamente dalla ex compagna, vittima dell’aggressione mortale da parte di Gianluca Soncin (che ha poi tentato il suicidio prima di essere braccato dagli agenti di polizia).
ANSA
Una delle pattuglie della polizia intervenute sul luogo in cui è avvenuto il femminicidio di Pamela Genini a Milano nella serata di martedì 14 ottobre.
L’intervento della polizia e il tentativo disperato di Pamela Genini di salvarsi
Neanche l’intervento dei poliziotti è riuscito a salvare la vita di Pamela Genini.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto e hanno citofonato all’abitazione della donna, lei ha risposto: “Glovo?“.
Probabilmente, Pamela Genini non voleva far sapere a Gianluca Soncin dell’arrivo delle forze dell’ordine.
I poliziotti hanno raggiunto la casa e hanno provato a fare irruzione, ma per lei era ormai troppo tardi.
Le testimonianze dei vicini di Pamela Genini
Una condomina ha raccontato così i momenti dell’aggressione mortale subita da Pamela Genini: “Abbiamo sentito, fortissime, le sue urla. Gridava ‘aiuto, aiuto’“.
La testimonianza di una vicina: “Qualche mese fa erano già intervenute le forze dell’ordine”.
Gianluca Soncin, ha aggiunto la donna, “aveva citofonato a me per farsi aprire ma quando era salito al terzo piano, lei non gli aveva aperto e aveva chiamato il 112. Nelle settimane successive, però, li avevamo visti di nuovo spesso insieme”.
La vicina ha poi aggiunto su Pamela Genini: “Lei era una persona molto carina e per bene. L’ho vista l’ultima volta oggi pomeriggio (martedì 14 ottobre, ndr). Saranno state le 16. Scendeva per le scale con il cane e ci siamo salutati”.
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