Festa nazionale di San Francesco d'Assisi il 4 ottobre dal 2026, cosa cambia per i lavoratori in busta paga
Il ripristino del giorno di festa dedicato a San Francesco d’Assisi il 4 ottobre porterà benefici nelle buste paga dei lavoratori
La festa di San Francesco d’Assisi, fissata per il 4 ottobre 2026, potrebbe portare benefici nella busta paga dei lavoratori. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato il disegno di legge già approvato dalla Camera per ripristinare la festa nazionale. Ma nel 2026 la festa dedicata al Patrono d’Italia ricadrà di domenica.
- Festa di San Francesco, cosa cambia in busta paga
- Come si è arrivati a ripristinare la festa di San Francesco d’Assisi
- Più soldi in busta paga a partire dal 4 ottobre 2027
Festa di San Francesco, cosa cambia in busta paga
Per i lavoratori, quindi, almeno per il primo anno del suo ripristino la festa di San Francesco d’Assisi non dovrebbe cambiare molto nella busta paga. Il 4 ottobre 2026, infatti, cadrà di domenica. Per vedere i primi effetti sulle retribuzioni, quindi, bisognerà attendere il 2027.
Prima di vedere cosa cambierà per la busta paga, ripercorriamo l’iter che ha portato all’istituzione della festività.

Come si è arrivati a ripristinare la festa di San Francesco d’Assisi
La festa in onore di San Francesco d’Assisi era stata soppressa nel 1977, ma in virtù dell’approvazione della legge avvenuta lo scorso 24 settembre alla Camera – e ora confermata dalla commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato in sede deliberante – è stata ripristinata.
L’iniziativa è arrivata dal partito Noi Moderati, ma ha ottenuto un sostegno bipartisan con 247 voti a favore, 8 astenuti e 2 contrari. Il testo è composto da soli tre articoli, che bastano però a inserire il 4 ottobre tra le solennità civili e a considerarla come giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse.
Di fatto, la festa di San Francesco d’Assisi va ad aggiungersi alle festività come l’Epifania, la Festa del Lavoro e l’Immacolata e sarebbe la prima festività dopo quella dell’Assunzione (15 agosto).
Più soldi in busta paga a partire dal 4 ottobre 2027
Guardando alla busta paga, come detto per il primo anno non cambia nulla, perché il 4 ottobre 2026 cadrà di domenica. Ma già nel 2027 si potranno vedere i primi benefici per i lavoratori dipendenti.
Per quelli del settore privato, come per gli altri giorni festivi, la giornata verrà pagata come se fossero andati in ufficio. Chi è tenuto a lavorare, invece, otterrà la maggiorazione della retribuzione prevista dal contatto nazionale di riferimento. Discorso simile per i dipendenti della Pubblica amministrazione, per i quali è stata già stanziata una somma pari a 10,6 milioni di euro annuali.
Le somme stanziate sono destinate al pagamento delle indennità e delle maggiorazioni previste in busta paga per il personale del settore pubblico – in particolare nei comparti sicurezza, difesa, soccorso pubblico e sanità – che sarà impiegato durante la giornata festiva, con l’obiettivo di assicurare la continuità operativa e la garanzia dei servizi essenziali in determinati ambiti.
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