Furto a Brescia di un pugnale del XVII secolo al Museo delle Armi Luigi Marzioli, come ha agito il ladro

Un 35enne moldavo è stato arrestato a Brescia per furto aggravato di beni culturali: tentava di rubare un pugnale storico dal museo.

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Un arresto eseguito dalla Polizia di Stato a Brescia. Un cittadino moldavo di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine per diversi reati, è stato fermato mentre tentava di sottrarre un prezioso pugnale del XVII secolo dal Museo delle Armi Luigi Marzioli. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato di beni culturali e sono state avviate nei suoi confronti misure di prevenzione personale e la revoca del permesso di soggiorno, con conseguente espulsione.

L’intervento della Polizia e la dinamica dei fatti

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’episodio si è verificato presso il Museo delle Armi Luigi Marzioli, situato in Via del Castello a Brescia. Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti a seguito di una richiesta di intervento urgente giunta al numero di emergenza 112 NUE, segnalando un furto in atto all’interno della struttura museale.

Secondo quanto ricostruito, la Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione relativa a un furto in corso nel museo. Gli agenti sono arrivati rapidamente sul posto e hanno preso contatto con il personale del museo, in particolare con il Conservatore e la Guarda Sala. Quest’ultima ha riferito di aver notato un visitatore che si aggirava con fare sospetto tra le sale espositive. Approfittando di un momento di apparente solitudine, l’uomo ha iniziato a scuotere con forza una teca, nel tentativo di scardinarla.

Il rumore provocato dall’azione ha attirato l’attenzione della dipendente, che si è recata immediatamente nella sala interessata. Qui ha scoperto che la teca era stata forzata e che il sospetto stava prelevando furtivamente un pugnale o stiletto, completo di fodero originale, entrambi risalenti al XVII secolo.

L’arresto e le accuse

Resosi conto di essere stato scoperto dopo aver danneggiato un bene pubblico e aver rubato un oggetto prezioso, il cittadino moldavo – circondato dal personale del museo – ha restituito la refurtiva in attesa dell’arrivo della Polizia. Gli agenti, giunti sul posto, lo hanno preso in custodia e condotto negli uffici di Via Botticelli per gli atti di polizia giudiziaria.

Al termine delle procedure, l’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato di beni culturali e messo a disposizione della Procura della Repubblica. Il suo profilo era già noto alle forze dell’ordine: residente a Brescia, regolare sul territorio nazionale, aveva a carico numerosi precedenti penali e di polizia per reati di varia natura e gravità, in particolare contro il patrimonio e in materia di immigrazione.

Le misure di prevenzione e l’espulsione

Il Questore della Provincia di Brescia, Paolo Sartori, ha disposto nei confronti dell’arrestato la misura di prevenzione personale dell’avviso orale di pubblica sicurezza, in conformità con quanto previsto dal Codice delle Leggi Antimafia. Inoltre, è stata decisa la revoca del permesso di soggiorno, con la prospettiva di procedere all’espulsione coattiva dell’uomo dal territorio nazionale al momento della sua futura scarcerazione.

Il commento del Questore e l’importanza della collaborazione

Il Questore Sartori ha sottolineato come questo episodio dimostri l’importanza della tempestività nella denuncia di episodi delinquenziali, che consente alle forze di polizia di intervenire rapidamente. Ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale della collaborazione tra comunità, istituzioni e forze dell’ordine per prevenire e reprimere comportamenti che minano la sicurezza quotidiana, assicurando alla giustizia chi si rende responsabile di reati e dimostra di non voler rispettare le leggi del Paese.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.