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CRONACA ESTERA

Furto al Louvre, anche una donna 38enne incriminata come complice e per associazione a delinquere

Per il furto al Louvre è stata incriminata anche una donna 38enne: è accusata di essere complice e di associazione a delinquere

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Svolta nel caso del furto di gioielli al Louvre: una donna di 38 anni, già arrestata qualche giorno fa, è stata formalmente incriminata come complice e per l’associazione a delinquere finalizzata a questo reato. Insieme a lei sono state fermate altre sei persone, per un totale di sette.

Furto al Louvre, incriminata anche una donna

Proseguono le indagini sul clamoroso furto ai danni di uno dei musei più famosi al mondo, il Louvre.

Si è svolta una prima udienza – a porte chiuse – in cui una donna, fermata in precedenza, è stata incriminata in modo formale per essere stata complice del furto e dell’associazione a delinquere organizzata per attuarlo.


Il museo del Louvre

Chi è la 38enne incriminata, come proseguono le indagini

La donna arrestata e ora incriminata ha 38 anni ed era stata fermata mercoledì 29 ottobre insieme ad altri quattro sospettati.

La procura di Parigi sta dunque procedendo nell’inchiesta e non ha specificato quanti sospettati siano stati portati in tribunale. In totale, i fermati erano sette e uno di loro è stato rilasciato.

La ministra della Cultura francese, Rachida Dati, aveva criticato il grado di sicurezza del museo. “C’è stata una sottovalutazione cronica e strutturale del rischio di intrusione e furto, una dotazione insufficiente dei dispositivi di sicurezza, una governance inadeguata e protocolli di reazione ai furti e alle intrusioni totalmente obsoleti”.

I fermati e il bottino

Prima della donna 38enne, erano stati arrestati altri due uomini, già noti alla polizia, accusati ora di furto e associazione a delinquere, che avevano parzialmente ammesso le accuse, come dichiarato dal procuratore di Parigi, Laure Beccuau.

Uno di loro è un cittadino algerino di 34 anni residente in Francia: è stato identificato dal DNA trovato su uno scooter utilizzati per la fuga, si stava imbarcando per l’Algeria. Il secondo sospettato è un tassista di 39 anni, originario di Aubervilliers, periferia di Parigi, fermato in casa. Sarebbero stati loro due a fare irruzione nella galleria.

Il colpo è stato messo a segno in 7 minuti e ha portato a un bottino di gioielli dal valore stimato di 88 milioni di euro. È stata trafugata una corona tempestata di diamanti e smeraldi, appartenuta all’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, una collana di smeraldi e diamanti che Napoleone I regalò alla sua seconda moglie, l’imperatrice Maria Luisa, e un diadema appartenuto all’imperatrice Eugenia, tempestato di quasi 2.000 diamanti.

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