Furto al Louvre, anche una donna 38enne incriminata come complice e per associazione a delinquere
Per il furto al Louvre è stata incriminata anche una donna 38enne: è accusata di essere complice e di associazione a delinquere
Svolta nel caso del furto di gioielli al Louvre: una donna di 38 anni, già arrestata qualche giorno fa, è stata formalmente incriminata come complice e per l’associazione a delinquere finalizzata a questo reato. Insieme a lei sono state fermate altre sei persone, per un totale di sette.
- Furto al Louvre, incriminata anche una donna
- Chi è la 38enne incriminata, come proseguono le indagini
- I fermati e il bottino
Furto al Louvre, incriminata anche una donna
Proseguono le indagini sul clamoroso furto ai danni di uno dei musei più famosi al mondo, il Louvre.
Si è svolta una prima udienza – a porte chiuse – in cui una donna, fermata in precedenza, è stata incriminata in modo formale per essere stata complice del furto e dell’associazione a delinquere organizzata per attuarlo.
Il museo del Louvre
Chi è la 38enne incriminata, come proseguono le indagini
La donna arrestata e ora incriminata ha 38 anni ed era stata fermata mercoledì 29 ottobre insieme ad altri quattro sospettati.
La procura di Parigi sta dunque procedendo nell’inchiesta e non ha specificato quanti sospettati siano stati portati in tribunale. In totale, i fermati erano sette e uno di loro è stato rilasciato.
La ministra della Cultura francese, Rachida Dati, aveva criticato il grado di sicurezza del museo. “C’è stata una sottovalutazione cronica e strutturale del rischio di intrusione e furto, una dotazione insufficiente dei dispositivi di sicurezza, una governance inadeguata e protocolli di reazione ai furti e alle intrusioni totalmente obsoleti”.
I fermati e il bottino
Prima della donna 38enne, erano stati arrestati altri due uomini, già noti alla polizia, accusati ora di furto e associazione a delinquere, che avevano parzialmente ammesso le accuse, come dichiarato dal procuratore di Parigi, Laure Beccuau.
Uno di loro è un cittadino algerino di 34 anni residente in Francia: è stato identificato dal DNA trovato su uno scooter utilizzati per la fuga, si stava imbarcando per l’Algeria. Il secondo sospettato è un tassista di 39 anni, originario di Aubervilliers, periferia di Parigi, fermato in casa. Sarebbero stati loro due a fare irruzione nella galleria.
Il colpo è stato messo a segno in 7 minuti e ha portato a un bottino di gioielli dal valore stimato di 88 milioni di euro. È stata trafugata una corona tempestata di diamanti e smeraldi, appartenuta all’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, una collana di smeraldi e diamanti che Napoleone I regalò alla sua seconda moglie, l’imperatrice Maria Luisa, e un diadema appartenuto all’imperatrice Eugenia, tempestato di quasi 2.000 diamanti.