Garlasco, cosa potrebbe aver visto Chiara Poggi nel pc di Alberto Stasi: l'analisi dei periti informatici

Cosa c'era nel pc di Alberto Stasi: l'analisi dei periti informatici sul delitto di Garlasco

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Tra i tanti elementi che non tornano nella vicenda del delitto di Garlasco c’è il giallo legato al pc di Alberto Stasi. Secondo i periti informatici che esaminarono il computer durante la prima indagine, i carabinieri fecero diversi errori, tra cui lo svuotamento del cestino, che compromisero le analisi. Tra i files del pc c’era un segreto che non doveva essere divulgato e che Chiara Poggi potrebbe aver visto?

Garlasco, il giallo del pc di Alberto Stasi

Diversi esperti nel corso degli anni hanno evidenziato le lacune e gli errori commessi dagli investigatori nelle prime indagini sul delitto di Garlasco che portarono alla condanna di Alberto Stasi.

Tra questi c’è il modo in cui i carabinieri trattarono il pc dell’allora fidanzato di Chiara Poggi.

Alberto StasiANSA
 Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi

Roberto Porta e Daniele Occhetti, i due periti informatici che esaminarono all’epoca il computer su incarico del giudice di primo grado, hanno detto a Quarto Grado che il pc “non era integro, l’attività fatta dai carabinieri ne aveva stravolto il contenuto”.

Sul computer “erano state compiute operazioni poco ortodosse“, persino “svuotato il cestino”.

Una serie di procedure errate che secondo gli esperti hanno “cancellato tutta una serie di informazioni legate alla datazione dei file che hanno compromesso la possibilità di ricostruire con precisione quello che era successo”.

Cosa potrebbe aver visto Chiara Poggi nel pc di Stasi

Il movente del delitto di Garlasco non è mai stato chiarito, ma una delle ipotesi formulate all’epoca delle prime indagini riguardava proprio il pc di Stasi.

Nel 2007 gli inquirenti ipotizzarono che Chiara Poggi potesse aver visto nel computer del fidanzato foto e video pornografici segreti, “di natura tale da non poter essere facilmente digeriti”.

“Contenuti per adulti molto particolari”, li ha definiti la criminologa Roberta Bruzzone.

Contenuti pornografici che la ragazza potrebbe aver visto nella serata del 12 agosto, la sera prima del delitto, quando Stasi era tornato per pochi minuti a casa per controllare il cane lasciando il pc acceso da Chiara.

L’analisi dei periti informatici

I due periti informatici che analizzarono il pc di Alberto Stasi erano però giunti alla conclusione che Chiara Poggi non aveva visto nessuna di quelle immagini.

Anche perché erano difficili da trovare. Le immagini pornografiche erano contenute in una cartella anonima (“Nuova cartella”), contenuta in mezzo a molti altri files in una cartella chiamata “militare”.

Stando all’analisi di Porta e Occhietti, Chiara Poggi è effettivamente entrata nel pc di Stasi: ha copiato oltre 200 foto di loro due in una chiavetta usb.

E ha poi svolto una “attività di esplorazione”, visionando alcune foto e cartelle, ma non quelle dal contenuto pornografico accuratamente nascoste da Stasi.

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