Garlasco, incidente probatorio fermato da un blackout e campioni non analizzati: cosa succede e quando riparte
Blackout a Milano blocca le analisi sulle impronte nella villetta di Garlasco: ripresa prevista il 4 luglio. Restano i dubbii sull’impronta 10
Un blackout interrompe le analisi per scoprire se c’è presenza di sangue sulle campionature delle impronte nella villetta di Garlasco. I periti torneranno al lavoro solo a partire dal 4 luglio. Gli ultimi campioni non sono stati analizzati, lo ha raccontato l’avvocata di Andrea Sempio.
Blackout durante le analisi
Le nuove indagini sul delitto di Garlasco sono state rallentate da un improvviso blackout che ha colpito la zona della questura di Milano. I periti, la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, erano al lavoro sulle campionature e sugli Obt test che mancavano, circa quattro dei 34 adesivi delle impronte nella villetta sotto osservazione.
Purtroppo, però, c’è stato un blackout e gli ultimi campioni non sono stati analizzati. Secondo quanto dichiarato dall’ex ufficiale dei Ris e consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra, sarebbe stato rischioso proseguire le attività di analisi durante l’evento. Tanto che il verbale, fa notare ancora Capra, è stato redatto manualmente.
ANSA
In ogni caso, tutti gli Obt sono negativi, fa sapere l’avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi. Resta un unico dubbio: l’impronta 10. In questo caso l’incidente probatorio è per la ricerca della caratterizzazione genetica e non per quella di sangue.
L’impronta 10
Resta quindi da analizzare l’impronta 10, quella lasciata sulla porta della villetta. Sarà necessario un ulteriore test per la ricerca di sangue, che sarà effettuato dalla polizia scientifica nell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.
Per i test bloccati dal blackout, invece, il calendario è spostato di diversi giorni e si prevede il ritorno al lavoro sulle impronte dal 4 luglio.
Nella giornata di venerdì 20 giugno sono invece terminate le campionature sulla spazzatura e altri reperti. Si tratta di attività piuttosto veloci, come spiegato dallo stesso Capra, e non sono state fatte osservazioni particolari in merito.
Le risposte sul Dna
Infine, le risposte sulla concentrazione di Dna presente nelle 30 impronte nella villetta e sui reperti, come il frutto o la busta di biscotti della pattumiera, sono attese per la prossima settimana.
Secondo i primi dati forniti ai consulenti, i risultati potrebbero essere utili alle nuove indagini. Si è provato a tenere in considerazione che sotto una certa soglia il DNA non è rilevabile e che la traccia genetica nel tempo si degrada.
Si attende quindi con attenzione l’arrivo della prossima settimana per il dato qualitativo sul Dna e per avere poi il confronto con i test elaborati dalla ripresa dei lavori il 4 luglio. Si tratta dell’ultima data utile prima della pausa estiva dei periti.
