Garlasco, la mossa dei carabinieri sui tabulati per risolvere il caso Venditti: cosa c'entra il "terrorismo"

Garlasco, Mario Venditti e Giuseppe Sempio accusati di corruzione: i carabinieri chiedono i tabulati degli ultimi 6 anni per fare luce sul caso

Pubblicato:

Proseguono le indagini sul delitto di Garlasco. I carabinieri hanno chiesto di poter entrare in possesso dei tabulati telefonici degli ultimi settantadue mesi relativi alle sedici utenze intestate agli ex uomini dell’Arma Silvio Sapone, Giuseppe Spoto e Antonio Scoppetta. L’obiettivo è fare luce sui presunti legami tra l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e Giuseppe Sempio, padre di Andrea, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Venditti e Sempio ‘senior’ sono accusati di corruzione in atti giudiziari.

Delitto di Garlasco, i carabinieri chiedono i tabulati degli ultimi sei anni

Nell’indagine dei pm di Brescia che vede accusati di corruzione in atti giudiziari l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e Giuseppe Sempio sono entrati anche i tabulati telefonici degli ultimi sei anni.

Gli inquirenti hanno intenzione di passare al setaccio le conversazioni di Silvio Sapone, Giuseppe Spoto e Antonio Scoppetta, già condannato a 4 anni e mezzo di carcere nel processo “Clean 2”.

Mario Venditti sedutoANSA
L’ex procuratore di Pavia Mario Venditti

I tre carabinieri oggi sono in pensione dopo aver fatto parte del team di pg che ai tempi lavorava con Mario Venditti.

Mario Venditti e Giuseppe Sempio, il pizzino e l’ipotesi corruzione

A rivelare la nuova mossa degli investigatori, come riferisce La Repubblica, è una annotazione risalente al 16 luglio 2025 dei militari che stanno portando avanti la nuova inchiesta sul delitto di Garlasco e che, insieme alle Fiamme Gialle di Brescia e Pavia, stanno provando a corroborare l’ipotesi corruzione di Venditti.

Uno dei capisaldi dell’inchiesta è il pizzino rinvenuto a casa Sempio, scritto dal padre di Andrea, che appuntava “Venditti gip archivia X 20. 30 €”.

Secondo gli inquirenti, il biglietto sarebbe una possibile prova che potrebbe confermare la corruzione che avrebbe determinato l’archiviazione di Sempio nel 2017.

La richiesta dei tabulati grazie a una direttiva per il contrasto al terrorismo

In particolare, i carabinieri hanno chiesto di poter acquisire i tabulati grazie al regime speciale di conservazione dei dati.

Si tratta di un provvedimento previsto da un decreto legislativo del 2017 che permette di conservare e raccogliere i tabulati telefonici e dati telematici a ritroso nel tempo per sei anni per reati gravi, tra cui l’omicidio.

Stando alla citata legge italiana del 2017, a sua volta figlia di una direttiva europea per il contrasto al terrorismo, è possibile “agire in deroga al codice in materia di protezione dei dati personali”.

garlasco-carabinieri-tabulati ANSA