Giorgia Meloni convoca vertice sull'attacco Usa all'Iran con ministri e Intelligence, il punto sulla crisi

Giorgia Meloni ha fatto il punto sull'attacco Usa in Iran in una riunione d'urgenza con ministri e servizi segreti, tracciando la linea del Governo

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Riunione di oltre un’ora tra Giorgia Meloni, i vertici dell’Intelligence e i ministri competenti, sulla crisi in Iran. Dopo la sveglia nella notte e i colloqui telefonici con il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, la presidente del Consiglio ha fatto il punto sulle conseguenze dell’offensiva Usa in una videochiamata a Palazzo Chigi, per delineare le mosse e la posizione del Governo italiano.

La riunione tra Meloni, ministri e Intelligence

“La crisi è al centro dell’attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza” si legge così nella nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio alla fine della riunione, alla quale erano presenti il vicepresidente e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il vicepremier Matteo Salvini, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i vertici dell’Intelligence.

Oltre alle telefonate con gli omologhi di Regno Unito e Germania, Palazzo Chigi ha sottolineato come la premier manterrà i contatti con i principali alleati e leader in Medio Oriente, con i quali sarebbero previsti ulteriori colloqui nelle prossime ore.

La posizione dell’Italia sulla crisi in Iran

Il vertice convocato d’urgenza nella mattinata è servito per fare un bilancio dei danni ai siti nucleari iraniani dopo il raid Usa, sui quali, fanno sapere da Palazzo Chigi, una valutazione precisa potrà essere fatta in seguito, ma in particolare per fare un quadro sulla sicurezza degli italiani nella regione, oltre alle ripercussioni economiche e geopolitiche dell’escalation.

In questo senso la linea dettata da Giorgia Meloni al termine della riunione è che “l’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti”.

Le reazioni delle opposizioni all’attacco Usa

Una posizione espressa dalla premier anche al telefono con la segretaria Pd Elly Schlein, che ha chiesto espressamente di dire che il governo italiano “non parteciperà ad azioni militari né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno” alla guerra in Iran.

Più critico il presidente del M5S Giuseppe Conte: “Stanno riportando indietro le lancette della storia, stiamo ritornando alla legge del più forte” ha commentato, attaccando anche il Governo che “va in ordine sparso”.

In un’intervista rilasciata in mattinata al Tg3, Antonio Tajani ha assicurato come non ci sia stata al momento nessuna richiesta da parte degli Stati Uniti di un coinvolgimento delle basi Usa in Italia, sulle quali sono state aumentate le misure di sicurezza per scongiurare possibili ritorsioni da parte di Teheran.

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