Giuseppe Sempio indagato per corruzione, la difesa del figlio Andrea smentisce: dove spunta il suo nome
Il nome di Giuseppe Sempio è comparso sul registro degli indagati per corruzione: cosa sappiamo del padre di Andrea
Giuseppe Sempio, il padre di Andrea, sarebbe indagato per corruzione. La notizia è stata data in esclusiva dal Tg1, ma prontamente è arrivata la replica dell’avvocata Angela Taccia: “Non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia”, dichiara, precisando che “come al solito” la notizia viene appresa “da una testata”. La notifica, in seguito, è arrivata: l’atto è stato notificato con l’indicazione di un difensore d’ufficio. Lo stesso atto è stato notificato all’ex procuratore Mario Venditti tramite l’avvocato Domenico Aiello.
- Perché Giuseppe Sempio è indagato
- Gli accertamenti irripetibili
- Il commento della difesa di Andrea Sempio
Perché Giuseppe Sempio è indagato
Come anticipato nell’edizione pomeridiana del Tg1 è stato comunicato che Giuseppe Sempio, 72 anni e padre di Andrea Sempio, è ora indagato per corruzione. L’indagine arriva dalla Procura di Brescia, che con il nuovo atto vuole accertarsi sui presunti versamenti di una “somma indebita di denaro” che nel 2017 il padre di Sempio avrebbe effettuato a favore di Mario Venditti a Pavia.
Cifre, queste, con le quali – sempre secondo la Procura di Brescia – i Sempio avrebbero chiesto e ottenuto un riguardo per il loro figlio nel contesto del procedimento penale 8283/2016 partito su iniziativa della difesa di Alberto Stasi. Si parla di “20-30mila euro“. Lo riporta Ansa.
Nel pomeriggio di giovedì 30 ottobre Giuseppe Sempio ha ricevuto la notifica con indicato il nome dell’avvocato d’ufficio Marzia Gregorelli. Il reato contestato è quello di corruzione in atti giudiziari in concorso con Mario Venditti.
Per questo motivo lo stesso atto è stato notificato all’ex procuratore Mario Venditti tramite il suo avvocato Domenico Aiello.
Gli accertamenti irripetibili
Nel frattempo – scrive La Presse – la Procura di Brescia ha nominato il dottor Matteo Ghigo come consulente informatico. Lo specialista dovrà estrarre la copia forense da tutti i dispositivi e i supporti in uso a Mario Venditti, dei quali verranno esaminati anche i messaggi cancellati.
L’esame irripetibile è stato disposto dal procuratore di Brescia Francesco Prete e dal pm Claudia Moregola. Venditti è difeso da Domenico Aiello e Marcello Perillo. Le parti – Venditti e Sempio senior – potranno nominare a loro volta i consulenti di parte. Gli accertamenti – aggiunge La Presse – inizieranno lunedì 3 novembre presso lo studio Difob di Pinerolo (Torino) e dureranno circa 45 giorni.
Il commento della difesa di Andrea Sempio
Angela Taccia, raggiunta dall’Ansa una volta esplosa la notizia, in un primo momento ha smentito la notizia: “Abbiamo appreso la notizia, come al solito, da una testata”. Poco dopo, infine, la notifica è arrivata.
L’indagine della Procura di Brescia, parallelamente alla nuova inchiesta della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco, continua.