Giuseppe Sempio indagato per corruzione, le prime parole e la rivelazione sui sequestri
Giuseppe Sempio rompe il silenzio a Quarto Grado dopo l’indagine per corruzione: “Ci hanno sequestrato i telefoni, ma è passato tanto tempo”
Per la prima volta dopo la notizia dell’indagine per corruzione, Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ha parlato nel corso di Quarto Grado. Lo ha fatto con un tono esitante e a tratti confuso, raccontando in collegamento telefonico le proprie sensazioni dopo aver ricevuto la notifica della Procura di Brescia.
Parla Giuseppe Sempio
Sempio ha spiegato di aver appreso la notizia dell’indagine prima dai giornali e solo successivamente dalle autorità.
"Stiamo ragionando e stiamo capendo un po’, ma di preciso non sappiamo niente", ha detto, precisando che la Guardia di Finanza è arrivata nella sua abitazione circa un’ora dopo la diffusione della notizia.
Andrea Sempio
"Alle sei e dieci un giornalista diceva questa cosa e alle sette e dieci sono arrivati quelli della finanza", ha raccontato.
Il sequestro dei telefoni
Sempio ha confermato di aver subito il sequestro dei dispositivi personali. "I telefoni, sì. Ci hanno portato via le solite cose quando sono arrivati qua", ha spiegato.
A chi gli chiedeva se fosse preoccupato per il contenuto dei dispositivi, l’uomo ha risposto con incertezza, ammettendo di non ricordare più con esattezza cosa contengano: "Ma non lo so, chi si ricorda… È passato tanto tempo, sono passati gli anni, e quindi sono cose che ormai non te lo ricordi neanche più".
L’atteggiamento di Sempio, tra il disincantato e lo spaesato, ha lasciato emergere una distanza temporale e forse anche emotiva dagli eventi di cui si parla: la prima iscrizione del figlio Andrea Sempio nel registro degli indagati per l’omicidio di Chiara Poggi, nel 2017.
La movimentazione di denaro
Sempio ha negato qualsiasi coinvolgimento in presunti atti corruttivi. "Quella gente lì non la conosco neanche", ha ribadito, sottolineando come al momento non sia ancora chiaro quale sia la base delle accuse: "Adesso bisogna capire bene le cose".
Sull’ipotesi formulata dagli inquirenti – secondo cui ci sarebbe stata una movimentazione di denaro per agevolare l’archiviazione del figlio Andrea nel 2017 – Sempio ha scelto la cautela, parlando di una vicenda che "non si capisce" e che dovrà essere chiarita.
"Vedremo. È una cosa che noi non possiamo capire. Stiamo ragionando fra di noi", ha commentato.