Grave incidente a Rieti, morto sul colpo un carabiniere
Morte due persone in un incidente stradale sulla via Salaria a Rieti, tra le vittime un carabiniere. Il cordoglio dell'Arma
Incidente stradale mortale a Rieti, sulla via Salaria. A perdere la vita a causa del frontale due persone, il tenente colonnello dei carabinieri Matteo Branchinelli, 52 anni, e Mauro Stocchi, agricoltore di 36 anni. Lo scontro è avvenuto lunedì 27 ottobre all’altezza del chilometro 70, nel territorio di San Giovanni Reatino.
- Chi era il carabiniere Matteo Branchinelli
- La dinamica dell'incidente
- Il cordoglio dell'Arma dei Carabinieri
Chi era il carabiniere Matteo Branchinelli
Sono in corso le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente che è avvenuto intorno alle 6 del mattino del 27 ottobre.
Matteo Branchinelli era un militare molto conosciuto a Rieti, originario di Terni e viveva con la famiglia a Frosinone dove aveva lavorato per diversi anni.
Entrato in servizio nel 1996, era stato anche comandante del reparto operativo di Rieti dove era giunto nel 2021 proveniente dal Ros.
Una lunga carriera quella del tenente colonnello Matteo Branchinelli che era stato alla guida del battaglione mobile dei carabinieri di Genova, il nucleo operativo di Tricase e le compagnie di Frosinone, Pitigliano e Isernia.
Solo da poche settimane era stato promosso da comandante del reparto operativo del comando provinciale dei Carabinieri al comando generale di Roma.
Tra le operazioni più importanti lo smantellamento di una vasta rete di spaccio in diversi comuni della Sabina.
La dinamica dell’incidente
Non si conosce ancora la dinamica dell’incidente.
Dopo lo scontro la strada è rimasta chiusa per diverse ore per consentire l’intervento di vigili del fuoco, 118 e carabinieri.
Secondo quanto riportato da Today, la carreggiata era piena di detriti derivanti dall’incidente.
Alle ore 11 il traffico è tornato regolare con la riapertura della strada.
Il cordoglio dell’Arma dei Carabinieri
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio tra i colleghi e nella comunità reatina secondo quanto riportato dal Quotidiano dell’Umbria.
“Un ufficiale di grande spessore, sempre vicino ai suoi uomini e al territorio”, lo ricordano i militari che hanno lavorato con lui.