Greta Thunberg attacca Israele dopo il carcere, dai maltrattamenti al "genocidio davanti ai nostri occhi"

Greta Thunberg è al sicuro in Grecia: l'attivista ha accennato ai maltrattamenti subiti in carcere in Israele e ha denunciato il "genocidio" in corso a Gaza

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Greta Thunberg è atterrata ad Atene insieme ad altri 160 attivisti della Global Sumud Flotilla rilasciati dalle autorità israeliane, dopo essere stati fermati durante l’abbordaggio delle 43 imbarcazioni dirette verso Gaza. “Potrei parlare per molto tempo dei maltrattamenti e degli abusi subiti” in carcere, ha dichiarato l’attivista, che però ha preferito glissare. Thunberg ha invece denunciato pubblicamente la situazione nella Striscia di Gaza, parlando di un “genocidio davanti ai nostri occhi”.

In Grecia l’aereo con gli attivisti della Flotilla

È atterrato ad Atene, nel pomeriggio di lunedì 6 ottobre, l’aereo partito da Israele con a bordo 161 attivisti della Flotilla rilasciati dalle autorità israeliane.

A bordo, viaggiavano “27 cittadini greci” e altri “134 da 15 Paesi europei”. Tra di essi anche 15 italiani e l’attivista svedese Greta Thunberg.

Greta Thunberg Israele carcere maltrattamentiGetty

6 ottobre 2025, aeroporto internazionale di Atene: l’attivista svedese Greta Thunberg alza il pugno all’arrivo insieme ad alcuni degli attivisti che navigavano a bordo della Flotilla umanitaria diretta a Gaza

Secondo quanto reso noto dal ministero degli Esteri israeliano, sono ancora detenuti in Israele 138 dei 470 attivisti della Global Sumud Flotilla.

Greta Thunberg attacca Israele

“Non riuscirò mai a capire come gli esseri umani possano essere così malvagi da poter deliberatamente far morire di fame milioni di persone intrappolate sotto un assedio illegale come continuazione di decenni e decenni di oppressione e apartheid, ha commentato Greta Thunberg di fronte ai numerosi giornalisti.

“Il fatto che questa missione debba esistere è una vergogna, una vergogna”, ha proseguito Thunberg nel punto stampa.

“Potrei parlare per molto tempo dei maltrattamenti e degli abusi subiti durante la nostra prigionia”, ha esposto l’attivista, specificando però che “non è questa la storia”.

Erano precedentemente stati alcuni partecipanti alla spedizione verso Gaza a parlare di presunti maltrattamenti ai danni di Greta Thunberg: l’attivista 22enne sarebbe stata trascinata a terra e costretta a baciare la bandiera israeliana.

E ancora: una lettera inviata dal ministero degli Esteri di Stoccolma ai genitori di Thunberg, e pubblicata dal britannico Guardian, ha parlato dello stato di disidratazione” patito dalla ragazza, alla quale veniva peraltro fornito “cibo insufficiente“. L’attivista sarebbe inoltre stata costretta a dormire in una cella infestata dalle cimici.

“Israele – ha accusato Thunberg al suo arrivo in Grecia – sta intensificando un genocidio e una distruzione di massa con intento genocida, tentando di cancellare un’intera popolazione davanti ai nostri occhi”.

Greta Thunberg e le responsabilità dell’Occidente

“Quello che stiamo facendo” con la Flotilla “è il minimo indispensabile”, ha proseguito Thunberg. Che ha poi accusato l’Occidente: “Questo genocidio e altri sono resi possibili dai nostri governi, istituzioni, media e aziende. È nostra responsabilità porre fine a questa complicità“, ha concluso l’attivista.

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