Grosseto, scoperto allevamento “fantasma” di Cocker Spaniel: cuccioli venduti di nascosto in un capannone

Scoperto a Grosseto un allevamento amatoriale di cani non registrato: sanzioni e indagini per traffico clandestino di cuccioli.

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È stato scoperto un allevamento amatoriale “fantasma” di cani Cocker Spaniel Inglese a Grosseto, dove venivano ceduti cuccioli senza alcuna registrazione, favorendo il traffico clandestino di animali. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri Forestale in collaborazione con la ASL locale, a seguito di una segnalazione di un’associazione di settore.

Controlli intensificati sugli allevamenti amatoriali

Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, nelle ultime settimane sono stati intensificati i controlli da parte dei Carabinieri Forestale del Nucleo di Grosseto, in collaborazione con la ASL – Unità Funzionale Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare delle zone Grossetana, Amiata Grossetana e Colline Metallifere. L’obiettivo è stato quello di monitorare gli allevamenti amatoriali di animali da compagnia, con particolare attenzione alla regolarità delle attività e al rispetto delle normative vigenti.

Scoperto un allevamento “fantasma” di Cocker Spaniel Inglese

Grazie a una segnalazione proveniente da un’associazione di settore, le autorità hanno individuato in città un allevamento di cani di razza Cocker Spaniel Inglese. L’allevamento era finalizzato alla vendita di cuccioli e si trovava all’interno di un capannone adiacente a un’abitazione privata. Al momento dell’accesso, i militari hanno trovato più fattrici e due cagnoline con cucciolate, per un totale di 12 cuccioli, alcuni dei quali già pronti per essere venduti.

Mancata registrazione e assenza di tracciabilità

L’allevamento, pur essendo di tipo amatoriale, non risultava registrato presso la ASL competente, come invece richiesto dalle normative di settore. Durante il sopralluogo, sono stati controllati 19 cani e sono stati accertati movimenti di cuccioli senza alcuna documentazione relativa alla loro cessione ad altri proprietari. Questa mancanza di tracciabilità favorisce condotte di traffico clandestino, rendendo impossibile seguire i movimenti degli animali e garantire la loro sicurezza e salute.

Un commercio fiorente ma fuori controllo

Secondo quanto emerso dalle indagini, ogni cucciolo destinato alla vendita avrebbe potuto fruttare oltre mille euro, alimentando così un commercio particolarmente redditizio ma completamente fuori dai canali di controllo ufficiali. La vendita non tracciata di animali da compagnia rappresenta un rischio sia per il benessere degli animali stessi sia per la salute pubblica, oltre a costituire una violazione delle normative vigenti.

Primo caso in Toscana e sanzioni amministrative

Si tratta del primo caso di allevamento amatoriale “fantasma” scoperto in Toscana. Le autorità hanno già elevato le sanzioni amministrative previste dalla legge nei confronti dei responsabili dell’allevamento. Sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare eventuali altre irregolarità e per accertare se vi siano stati altri episodi di traffico clandestino di cuccioli nella zona.

Carabinieri repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.