Guerra Israele - Iran, Trump non scioglie i dubbi sull'intervento degli Usa ma minaccia ancora Khamenei
Trump mantiene il riserbo sull’intervento in Iran: “Potrei farlo o no”. Gli Usa preparano la flotta, ma la decisione pro Israele resta sospesa
Mentre la guerra tra Israele e Iran prosegue, il presidente Donald Trump continua a mantenere volutamente ambigua la posizione degli Stati Uniti su un possibile intervento diretto. “Potrei attaccare o potrei non farlo”, ha dichiarato ai cronisti. Intanto, cresce la tensione con Teheran e il Pentagono si prepara a ogni scenario. La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, dal canto suo, rilancia: “Non ci arrenderemo mai”.
- Guerra tra Israele e Iran, la posizione di Trump
- La strategia dell’ambiguità degli Usa
- Teheran replica: “Non ci arrenderemo mai”
Guerra tra Israele e Iran, la posizione di Trump
Come riporta Ansa, Donald Trump non scioglie le riserve su un possibile attacco militare americano contro l’Iran. Nonostante la guerra in corso tra Israele e la Repubblica islamica e il collasso delle difese aeree iraniane come riferito da fonti di intelligence, il presidente degli Stati Uniti non ha confermato né escluso un intervento diretto.
Interrogato dai giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha risposto: “Cosa farò? Potrei farlo, o forse no. Nessuno lo sa”.
ANSA
Ali Khamenei
Questa strategia di ambiguità appare voluta. Trump alterna toni durissimi, come l’ultimatum lanciato a Teheran per una “resa incondizionata”, a dichiarazioni criptiche che evitano di fissare una linea d’azione chiara.
Anche il 18 giugno ha ribadito: “L’Iran è in grossi guai, ora vogliono negoziare. Perché non l’hanno fatto due settimane fa?”.
La strategia dell’ambiguità degli Usa
Il Pentagono, intanto, si muove. Secondo la CNN, è pronto il trasferimento in Medio Oriente della USS Ford Carrier Strike Group, che diventerebbe la terza portaerei americana nell’area.
Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha assicurato che le forze armate sono pronte a eseguire qualsiasi ordine del comandante in capo.
La strategia di Trump sembra seguire una logica precisa: esercitare pressione massima sull’Iran mantenendo l’incertezza come arma negoziale.
Il presidente americano insiste sul fatto che Teheran “non deve avere armi nucleari”, ma non chiarisce se intenda colpire direttamente i siti sospetti.
Teheran replica: “Non ci arrenderemo mai”
La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha risposto duramente al discorso di Trump: “La nazione iraniana non si arrenderà. Resisteremo a una guerra imposta e a una pace imposta”.
Anche la missione iraniana presso l’ONU ha negato che ci siano stati segnali di apertura verso un negoziato a Washington, come invece affermato da Trump.
