Il film fantasma di Kaufmann finanziato dal Ministero della Cultura diventa un caso: "Accertamenti in corso"

Ora arrestato in Grecia per i fatti di Villa Pamphili, Francis Kaufmann aveva ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura:

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Francis Kaufmann avrebbe raggirato il Ministero della Cultura. Il 46enne americano, noto anche con l’alias di Rexal Ford, avrebbe ricevuto 863mila euro per la realizzazione di un film ambientato a Roma e poi mai davvero girato. L’uomo si trova ora in Grecia dov’è stato arrestato per l’omicidio della figlia Andromeda e per l’occultamento del cadavere della compagna Anastasia Trofimova.

Il passato di Francis Kaufmann

Emergono nuovi dettagli sulla vita di Francis Kaufmann, l’uomo arrestato in Grecia, e in attesa di essere instradato negli Usa, per essere coinvolto nell’omicidio di Andromeda, la bimba di cui dice di essere padre – e che aveva meno di un anno – e nella morte di Anastasia Trofimova, la sua compagna. Entrambe sono state trovate senza vita a Villa Pamphili, a Roma.

Nel passato di Kaufmann – che si faceva chiamare anche Rexal Ford e Matteo Capozzi – c’era già stato un contatto con l’Italia. Nel 2023 infatti, prima di arrivare a Malta e conoscere Anastasia Trofimova, l’uomo aveva ricevuto 863mila euro di fondi per la realizzazione di un film ambientato a Roma.

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Le immagini dei primi soccorsi a Villa Pamphili per Anastasia e Andromeda, trovate senza vita a Roma

Il film a Roma mai girato

Questi soldi Kaufmann li aveva ricevuti attraverso un tax credit dal ministero dei Beni culturali guidato da Dario Franceschini. A riportarlo è Open.

Ford/Kaufmann era dunque riuscito a convincere diverse persone ed enti della bontà della sua idea e aveva spinto a credere e investire in lui, facendosi immettere nelle proprie casse una grande somma per la realizzazione del suo film, “Stelle della notte”.

La produzione della pellicola era riservata a una società maltese. la Tintagel Films Llc. Ma era stata la società romana Coevolutions a far sbloccare il finanziamento nel 2020 con la domanda presentata dal titolare, Marco Perotti. A firmare il decreto poi era stato il direttore generale cinema e audiovisivo del Ministero dei beni culturali, Nicola Borrelli. La notizia è stata commentata dall’attuale ministro della Cultura, Alessandro Giuli che ha detto: “Il fatto che Francis Kaufmann, tramite una società su cui sono in corso accertamenti, abbia beneficiato indirettamente di 863mila euro di tax credit raddoppia lo sgomento e la rabbia di fronte a un sistema di finanziamenti al cinema che ha consentito in passato leggerezze e sprechi. Non permetteremo più che questo accada”.

La replica del Ministero della Cultura

Immediata la reazione anche della Direzione generale cinema e audiovisivo del ministero della Cultura che precisa come “il beneficio fiscale sia stato ammesso non per la società statunitense, bensì per il produttore esecutivo italiano Coevolution srl, che ha presentato la domanda preventiva nel 2020 e quella a consuntivo nel 2023. Entrambe erano e sono formalmente regolari, la domanda a consuntivo era corredata di tutta la documentazione richiesta dalla normativa vigente”. Insomma tutto l’iter normativo era stato seguito alla lettera anche se ora sono in corso ulteriori accertamenti. “Se dovesse emergere un uso irregolare del credito d’imposta, oltre alla revoca immediata del beneficio concesso, il produttore verrebbe escluso dai benefici della legge sul cinema per cinque anni e le fattispecie emerse verrebbero segnalate ai competenti organi giudiziari”, chiosa l’ente.

Come confermato da fonti vicine al ministero, il tax credit è stato poi effettivamente erogato e utilizzato. Ford/Kaufmann ha avuto tra le sue mani un tesoretto da quasi un milione di euro che spiegherebbe alcune sue mosse e la cospicua liquidità di cui disponeva.

Ma non è tutto perché l’uomo avrebbe provato a replicare la mossa riuscita anni prima. Arrivato a Roma avrebbe infatti contattato un’altra società di consulenza per il cinema per farsi finanziare la sceneggiatura di “Food Fight”, un nuovo film che ripercorreva le avventure di un cuoco alle prese con l’apertura di un ristorante in Italia. Sono tanti i tentativi di Kaufmann di provare a sbarcare il lunario attraverso il mondo del cinema. Sentito da Pomeriggio 5, un suo amico ha rivelato come il 46enne si spacciasse per un produttore cinematografico e fosse alla ricerca di una troupe per la produzione di un lungometraggio in Irlanda.

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