Il video dell'assalto all’ATM delle Poste a Potenza, colpo con la tecnica della “marmotta”: 4 arresti

Quattro persone ai domiciliari per l’assalto all’ATM delle Poste di Potenza: usata la tecnica della “marmotta”. Indagini ancora in corso.

Pubblicato:

Catturata la banda ritenuta responsabile dell’assalto all’ATM delle Poste nel quartiere Bucaletto a Potenza, avvenuto il 19 agosto 2024. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica potentina, è stato eseguito nelle prime ore del mattino. L’azione è stata resa possibile grazie alle indagini della Squadra Mobile della Questura, che ha ricostruito la dinamica del colpo e identificato i presunti autori.

Le indagini e la tecnica della “marmotta”

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’attività investigativa ha preso avvio dall’analisi delle immagini di videosorveglianza installate presso l’ATM delle Poste di Bucaletto. Gli inquirenti hanno potuto osservare come i responsabili abbiano utilizzato la cosiddetta tecnica della “marmotta”, uno strumento artigianale di ferro, conico e dotato di un manico imbottito di polvere esplodente. Questo attrezzo viene inserito nella fessura dell’erogatore di banconote e, una volta innescato, provoca una deflagrazione che apre lo sportello, consentendo l’accesso al denaro contante. Il nome “marmotta” deriva dal rumore caratteristico che lo strumento emette prima dell’esplosione, simile al verso dell’animale.

Il ruolo degli indagati e la ricostruzione dei fatti

Le immagini raccolte hanno permesso agli investigatori di ricostruire le fasi dell’assalto. Per aprire la fessura dell’ATM e inserire la marmotta, i malviventi hanno utilizzato una carta intestata a un uomo originario di Potenza. Quest’ultimo, secondo quanto emerso, avrebbe prestato la carta a uno degli indagati, ignaro delle reali intenzioni della donna coinvolta nel gruppo. Questo dettaglio ha consentito agli inquirenti di risalire rapidamente all’identità di parte dei responsabili.

Gli arresti tra Potenza e Milano

Due dei soggetti coinvolti sono stati rintracciati a Milano, dove risultavano già detenuti per altra causa. Gli altri due sono stati localizzati a Potenza, dove sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’operazione ha visto la collaborazione tra le forze dell’ordine delle due città, permettendo di assicurare alla giustizia tutti i destinatari della misura cautelare.

Le indagini proseguono: caccia ai complici

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, la Squadra Mobile è ancora impegnata nell’identificazione di altri possibili complici che avrebbero preso parte all’assalto. Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari e la responsabilità degli arrestati sarà valutata nel corso del processo. Gli investigatori non escludono ulteriori sviluppi, sia in termini di nuovi elementi a carico degli indagati sia di eventuali elementi favorevoli alla loro posizione.

potenza-ladro Polizia di Stato

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.