Israele attacca in Iran il sito nucleare Arak dove c'è un reattore a acqua pesante, intervengono Putin e Trump

Guerra tra Israele e Iran, colpito sito nucleare di Arak. Poi l'ondata di missili lanciata da Teheran

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Il reattore iraniano ad acqua pesante di Arak è stato attaccato da Israele nella notte. Trattasi di un impianto che, secondo l’Occidente, rappresenta una potenziale minaccia in quanto collegabile alla produzione di plutonio per fini bellici. Nel frattempo l’Iran ha lanciato un’ondata di missili balistici alcuni dei quali hanno colpito edifici a Tel Aviv, Holon e Ramat Gan.

Guerra tra Israele e Iran, attaccato il reattore di Arak

Israele, come preannunciato nelle scorse ore, ha attaccato il sito nucleare di Arakche, che ospita un reattore ad acqua pesante e un impianto di produzione di acqua pesante. Lo ha confermato la tv di stato israeliana, che ha assicurato che non ci sarebbe “alcun pericolo di fuoriuscita di radiazioni”.

L’impianto era stato evacuato prima dell’offensiva. L’Idf, aveva suggerito alla popolazione di fuggire dall’area, facendo sapere anticipatamente che ci sarebbero state delle esplosioni causate da raid aerei.

Missili su Israele

L’Iran ha risposto lanciando su Israele in mattinata un’ondata di una ventina di missili balistici. Alcuni hanno colpito direttamente edifici a Tel Aviv, Holon e Ramat Gan, nel centro del Paese. Il servizio di soccorso Magen David Adom segnala che ci sono feriti.

Un missile ha raggiunto il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. I soccorritori hanno raccontato che l’edificio sarebbe stato gravemente danneggiato e che c’è il rischio che si verifichino crolli.

Inoltre sarebbe stata colpita la città di Gush Dan e ci sarebbero danni a una struttura nel Negev.

Esplosioni nel cielo israelianoANSA
Missili su Tel Aviv

Trump prepara un possibile attacco

Gli Usa stanno spostando le infrastrutture militari che potrebbero essere bersaglio di attacchi dell’Iran dalle basi in Medio Oriente. Lo riferiscono i media americani citando la Reuters, evidenziando che lo spostamento di aerei e navi punta a proteggere le forze degli Stati Uniti.

Inoltre Donald Trump starebbero organizzando un possibile attacco all’Iran nei prossimi giorni, probabilmente nel fine settimana. Lo afferma l’agenzia Bloomberg menzionando alcuni funzionari dell’amministrazione Usa, secondo i quali la situazione continua a evolversi e le cose potrebbero cambiare.

Trump avrebbe riferito nelle scorse ore al suo staff di avere “approvato piani di attacco” contro l’Iran, precisando però di volere aspettare a dare il via libera definitivo per “vedere se Teheran abbandonerà il suo programma nucleare”. Questo è ciò che hanno riportato fonti anonime al quotidiano Wall Street Journal.

D’altra parte lo stesso Trump ha dichiarato che non esclude un intervento diretto Usa nel conflitto: “Ho diverse idee su cosa fare, ma non ho ancora preso una decisione definitiva: mi piace farlo all’ultimo secondo”.

Le dichiarazioni di Vladimir Putin

“Non voglio neanche discutere della possibilità che Israele uccida la Guida suprema iraniana”, l’ayatollah Ali Khamenei. Così Vladimir Putin, commentando le esternazioni del presidente israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui l’eliminazione di Khamanei porterebbe a una conclusione rapida della guerra.

L’Iran “non sta chiedendo” aiuto militare alla Russia, ha aggiunto Putin, citato da Ria Novosti, in un incontro a San Pietroburgo con alcune delle maggiori agenzie internazionali.

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