Israele non annetterà la Striscia di Gaza, il piano di Netanyahu per aggirare l'opposizione dell'esercito
Prima della riunione che deciderà sull'occupazione militare di Gaza Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il Paese non annetterà la Striscia
Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, prima dell’inizio della riunione di gabinetto che dovrà decidere sull’occupazione della Striscia di Gaza, ha dichiarato che Israele non annetterà il territorio, ma lo consegnerà a un organo transitorio. Il capo dell’esercito israeliano Eyal Zamir continua a dirsi contrario all’occupazione.
- Netanyahu assicura: nessuna annessione di Gaza
- La riunione di gabinetto per l'occupazione
- Il capo dell'Idf è contrario all'operazione
Netanyahu assicura: nessuna annessione di Gaza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato a CNN-News18 che Israele non annetterà la Striscia di Gaza. Questo significa che il territorio non entrerà a far parte dello Stato di Israele, non che non verrà occupato militarmente.
Le dichiarazioni sono state riportate dopo un incontro con l’ambasciatore dell’India. In precedenza Netanyahu aveva spiegato che, se approvata, l’operazione dovrebbe durare circa 4 o 5 mesi e causare 1 milione di sfollati.
L’obiettivo sarebbe quello di smantellare Hamas e recuperare gli ultimi 20 ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre 2023 e rimasti nella Striscia di Gaza. Il primo ministro israeliano ha anche dichiarato che l’operazione sarebbe bloccata se Hamas consegnasse le armi e gli ostaggi.
La riunione di gabinetto per l’occupazione
La resa di Hamas non sembra però plausibile. Nella serata del 7 agosto il governo di Israele prenderà la decisione definitiva sul piano di invasione della Striscia di Gaza.
La riunione che dovrebbe decidere l’inizio dell’operazione militare si annuncia molto tesa. È già stata rimandata una volta, a causa delle divisioni interne al governo.
Le divisioni però non sono solo interne all’esecutivo. Anche il capo dell’esercito stesso, Eyal Zamir, si è detto pubblicamente contrario all’invasione.
Il capo dell’Idf è contrario all’operazione
Una posizione che, secondo l’agenzia di stampa Ansa, Zamir avrebbe ripetuto proprio poche ore prima dell’inizio della riunione ai suoi collaboratori:
La conquista della Striscia trascinerà Israele in un buco nero, soprattutto senza una decisione chiara su ciò che verrà dopo.
La proposta di Netanyahu di un organo di transizione dopo l’occupazione dovrebbe placare proprio questi dubbi.
Il piano d’azione prevederebbe l’accerchiamento e l’assedio dei più grandi centri urbani del nord della Striscia, inclusa Gaza City stessa. A seguire dovrebbe cominciare un fuoco continuo, con ingressi di truppe mirati, per evitare che Hamas possa tendere trappole a colonne troppo lunghe.