Italia - Israele, la confessione del ct Gattuso prima della partita a Udine: "Non si respira una bella aria"
Il ct della Nazionale italiana di calcio Gennaro Gattuso si dice preoccupato per il clima attorno alla partita Italia-Israele
Il commissario tecnico della Nazionale italiana maschile di calcio Gennaro Gattuso ha commentato il clima della partita che gli Azzurri giocheranno contro Israele a Udine. Pochissime le persone allo stadio, molte di più quelle che, si prevede, protesteranno contro lo svolgimento stesso della partita.
- Le dichiarazioni di Gattuso prima di Italia-Israele
- Solo 4.000 biglietti venduti
- Il clima prima della partita
Le dichiarazioni di Gattuso prima di Italia-Israele
Gennaro Gattuso, commissario tecnico della Nazionale italiana maschile di calcio, ha commentato in conferenza stampa le pressioni che si sono sviluppate attorno alla partita contro Israele, valida per le qualificazioni ai mondiali del 2026.
Oltre alla pressione sportiva, l’Italia deve vincere, preferibilmente con molti gol di scarto, se vuole sperare di qualificarsi direttamente, il clima è diventato sempre più teso con il passare delle settimane a causa delle molte manifestazioni contro l’operato dello Stato di Israele nella Striscia di Gaza. Gattuso ha dichiarato:
ANSA
Dirò solo di lavorare bene e cercare di non farsi influenzare. Non si respira una bella aria, penso alla gara di Udine con Israele, ci sono tante pressioni, bisogna farci trovare pronti.
Solo 4.000 biglietti venduti
Il commissario tecnico ha anche commentato la scarsa presenza di persone prevista per la partita, che si terrà martedì 14 ottobre alle 20:45 allo stadio Friuli di Udine (si chiama Bluenergy Stadium solo quando ci gioca l’Udinese):
È un dato di fatto che a Udine ci sarà poca gente. La capisco e comprendo la preoccupazione. Dico che mi fa male al cuore vedere quanto sta accadendo però noi questa partita dobbiamo giocarla altrimenti perdiamo 3-0 a tavolino. Non possiamo dire che l’ambiente è sereno, dentro lo stadio ci saranno 5.000 persone e fuori 10.000.
Le autorità temono infatti proteste contro la squadra ospite e lo svolgimento stesso della partita. Gattuso ha ribadito che “visto che dobbiamo e vogliamo andare al Mondiale servirebbe un clima di maggiore entusiasmo”.
Il clima prima della partita
Italia-Israele arriverà a poco più di una settimana dalle grandi proteste contro Israele che hanno attraversato l’Italia all’indomani dell’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’Idf.
Il Governo italiano, inoltre, è sotto pressione anche da parte degli alleati internazionali per riconoscere lo Stato di Palestina, come già fatto da altri grandi Paesi europei come Regno Unito e Francia.
Le stesse autorità del calcio internazionale, sia la Uefa, europea, sia la Fifa, mondiale, stanno ricevendo a loro volta pressioni per escludere Israele dalle loro competizioni, come già fatto con la Russia nel 2022.
ANSA