L'avvocato Gian Luigi Tizzoni parla del super testimone che ha parlato a Le Iene, "si propose come detective"

L'avvocato Gian Luigi Tizzoni racconta il contatto con il testimone visto a Le Iene: “Si propose come detective, ma non portò nulla di concreto”

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L’avvocato Gian Luigi Tizzoni, storico legale della famiglia Poggi, torna a parlare dopo le rivelazioni del nuovo  testimone a Le Iene. Tizzoni spiega di conoscere l’uomo fin da bambino e rivela che si era presentato nel 2007 “proponendosi come detective”, ma senza mai portare prove concrete. In un clima mediaticamente teso e pieno di segnalazioni, il delitto di Garlasco continua a far discutere.

Gian Luigi Tizzoni parla del nuovo testimone

“Lo conosco da quando era piccolo, è tornato da me più volte nei mesi successivi all’omicidio, ma senza mai portare nulla di concreto”. Così Gian Luigi Tizzoni, avvocato della famiglia Poggi, commenta la comparsa del presunto supertestimone nella recente puntata de Le Iene dedicata all’omicidio di Chiara Poggi.

Come riporta LaPresse, secondo Tizzoni l’uomo si era fatto avanti poco dopo il 13 agosto 2007, quando Chiara venne trovata morta nella villetta di Garlasco.

avvocato Gian Luigi Tizzoni Fonte foto: ANSA

L’avvocato Gian Luigi Tizzoni

Il legale racconta che l’uomo si propose come investigatore volontario, riferendo “di avere qualcosa” sulle gemelle Cappa, cugine della vittima. Ma il materiale, a detta dell’avvocato, non conteneva nulla di verificabile.

Il racconto del testimone a Le Iene

Nel servizio andato in onda su Italia Uno, il testimone, identificato con il nome fittizio “Carlo”, ha raccontato di aver appreso da una vicina – ora deceduta – di aver visto Stefania Cappa aggirarsi nervosamente nei pressi della casa della nonna con un borsone, proprio il giorno dell’omicidio.

La donna avrebbe sentito anche il tonfo di un oggetto pesante gettato in un canale.

Carlo sostiene di aver provato a riferire tutto all’epoca a Tizzoni, ma di essere stato scoraggiato. Il motivo? La presenza di un’indagine già in corso su Alberto Stasi, all’epoca fidanzato di Chiara, poi condannato a 16 anni per omicidio.

Il testimone afferma: “Mi dissero che non si poteva aprire un’altra pista”. Le sue dichiarazioni sono ora al vaglio della Procura di Pavia.

Il legale: “Lo Stato ha mollato i Poggi”

Da sempre in prima linea nella difesa della famiglia Poggi, Tizzoni continua a sostenere che la verità giudiziaria sul caso sia già stata accertata, con la condanna definitiva di Alberto Stasi.

Di fronte alla riapertura delle indagini e alla nuova attenzione mediatica sul caso, l’avvocato ha criticato apertamente la Procura: “Lo Stato ha consegnato la verità ai Poggi, ma oggi quella verità non la difende”.

Secondo il legale, non ci sarebbe alcun legame concreto tra Stasi e Andrea Sempio, il nuovo indagato, né tra quest’ultimo e le gemelle Cappa. Le piste alternative, dice Tizzoni, “non hanno basi reali nei documenti”.

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