La Russia starebbe montando una testata nucleare sul missile R-37M per la guerra in Ucraina: l'allarme Usa

La Russia starebbe rimettendo in funzione un missile aria-aria che può ospitare una testata nucleare

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L’esercito della Russia starebbe modificando il missile R-37M, progettato come erede di quelli della Guerra Fredda, che può essere lanciato da un caccia per colpire bersagli volanti, in modo che sia in grado di portare una testata nucleare.

L’allarme Usa sul missile russo

La Defence Intelligence Agency statunitense ha condiviso con il governo degli Usa alcune informazioni riguardo il possibile utilizzo, da parte dell’esercito russo, del missile aria-aria R-37M, munito di testata nucleare.

Un missile aria-aria può essere lanciato soltanto da aerei in volo e serve ad abbattere altri bersagli volanti. L’R-37M ha la capacità di inseguire il proprio bersaglio anche per 150 chilometri.

La Defence Intelligence Agency ritiene che la Russai stia preparando questa modifica all’R-37M per riguadagnare parte del potenziale nucleare perduto. La minaccia di un missile di questo tipo infatti, risulta credibile solo in uno scenario di guerra nucleare.

Cosa può fare il missile R-37M

Se utilizzato con una testata nucleare, l’R-37M sarebbe in grado di distruggere bersagli volanti in un raggio di dieci chilometri dalla sua detonazione, spazzando via interi stormi di bombardieri.

Si tratterebbe però comunque di un attacco nucleare, che non avrebbe alcun senso utilizzare senza che il contesto abbia reso accettabile l’utilizzo di armi atomiche. Quindi, un’esplosione del genere avverrebbe solo in piena guerra nucleare.

Una delle ragioni per cui la Russia e gli Stati Uniti si sono dotati, per la prima volta durante la Guerra Fredda, di missili aria-aria nucleari, era garantirsi di poter superare le difese antimissile degli aerei che trasporterebbero i leader dei rispettivi Paesi al sicuro durante un attacco atomico.

Le minacce nucleari russe

Da quando ha invaso l’Ucraina nel 2022, la Russia ha utilizzato il proprio arsenale nucleare come minaccia nei confronti di chiunque avesse intenzione di aiutare Kiev a resistere.

Il Cremlino, negli anni, ha tracciato una serie di “linee rosse“, comportamenti da non attuare, in quanto avrebbero causato una reazione atomica. Tra questi, la fornitura di armi all’Ucraina di armi in grado di colpire il territorio russo e gli attacchi da parte dell’Ucraina oltre il confine.

Tutte queste linee rosse sono state superate e Mosca non ha mai utilizzato nessuna arma non convenzionale.

russia-nucleare Fonte foto: IPA