Lecornu spiega che le dimissioni da premier in Francia sono arrivate "per 3 motivi" e cita l'articolo 49
Il premier francese dimissionario Sebastien Lecornu ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni, avvenute solo 27 giorni dopo la sua nomina
Il premier francese dimissionario Sebastien Lecornu ha spiegato le tre ragioni per cui si è dimesso. L’ormai ex primo ministro ha spiegato di non aver trovato nessuna collaborazione da parte dei partiti di opposizione, accusati di non aver dato seguito alle sue iniziative di apertura.
- Cosa ha detto Sebastien Lecornu
- Quali sono le tre ragioni per cui si è dimesso
- Cos'è il comma 3 dell'articolo 49 della Costituzione francese
Cosa ha detto Sebastien Lecornu
Poche ore dopo aver presentato le sue dimissioni, accettate dal presidente Macron, il premier francese Sebastien Lecornu ha spiegato in una conferenza stampa il motivo per cui si è dimesso.
L’ormai ex primo ministro ha accusato le opposizioni di pensare prima al partito e poi al proprio Paese e di non essere veramente disposte a fare compromessi per raggiungere una stabilità politica.
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“I partiti politici continuano a comportarsi come se avessero tutti la maggioranza dell’Assemblea nazionale” ha dichiarato Lecornu.
Quali sono le tre ragioni per cui si è dimesso
Il primo ministro dimissionario francese ha individuato tre principali ragioni per cui è stato costretto a dimettersi prima di poter anche soltanto chiedere all’Assemblea nazionale il voto di fiducia.
Una di queste ragioni è proprio l’atteggiamento in Parlamento dei partiti, che non accetterebbero di non poter formare un governo senza allearsi con forze anche molto diverse da loro.
Un altro motivo è stata la composizione del governo stesso, definita “non abbastanza fluida” da garantire stabilità politica. Infine Lecornu si è lamentato che l’opposizione non ha reagito alla mancata invocazione del comma 3 dell’articolo 49 della Costituzione francese da parte del suo esecutivo.
Cos’è il comma 3 dell’articolo 49 della Costituzione francese
Al comma 3, l’articolo 49 della Costituzione francese dà il potere al governo di approvare una legge senza consultare il parlamento, ma ponendovi una questione di fiducia. Il voto però non avviene in automatico. Le opposizioni devono presentare una mozione per porre il veto. Se questa passa, il governo cade.
Nel mentre però, la legge si deve considerare in vigore. È uno strumento che combina due meccanismi presenti anche nella Costituzione italiana, la questione di fiducia e la decretazione d’urgenza.
Si tratta di uno strumento molto criticato in Francia, perché riduce al minimo il dibattito parlamentare. Lecornu aveva annunciato che non lo avrebbe usato per approvare la legge di bilancio, come segnale di apertura verso le opposizioni. Un tentativo che però non è stato recepito dalle altre parti politiche.
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