Luca Canfora morto a Capri, si indaga per omicidio: il costumista di Sorrentino era stato trovato in mare
In merito alla scomparsa di Luca Canfora, costumista di Paolo Sorrentino ritrovato morto a Capri il primo settembre 2023, si indaga per omicidio
Si indaga per omicidio in merito al decesso di Luca Canfora, il costumista di Paolo Sorrentino trovato morto in mare a Capri il primo settembre del 2023. L’autopsia bis condotta sul corpo di Canfora, che nei giorni della morte stava lavorando al film “Parthenope”, ha riaperto il caso: non è esclusa la morte violenta accanto alle altre piste, che restano ancora in piedi, dell’incidente e del suicidio.
- L'autopsia bis sul cadavere di Luca Canfora morto a Capri
- La prima ricostruzione sulla morte di Luca Canfora
- I dubbi della famiglia di Luca Canfora
- La reazione dell'avvocato dei familiari
L’autopsia bis sul cadavere di Luca Canfora morto a Capri
Lo scorso marzo, su disposizione della Procura, il cadavere di Luca Canfora è stato riesumato.
In base a quanto riportato da La Repubblica, i risultati dell’autopsia bis, eseguita per approfondire i dubbi sollevati dalla famiglia, non escludono la morte violenta, sebbene restino ancora in piedi le altre piste dell’incidente e del suicidio (che rimane l’ipotesi principale). I magistrati hanno deciso di non trascurare alcun dettaglio e, quindi, ora si indaga anche per omicidio.
ANSA
Quando è morto, Luca Canfora stava lavorando come costumista alle riprese del film Parthenope di Paolo Sorrentino.
La prima ricostruzione sulla morte di Luca Canfora
In base alla prima ricostruzione sulla morte di Luca Canfora, l’uomo sarebbe caduto dalla zona dei Giardini di Augusto, da un’altezza tale da rendere inevitabile l’impatto del corpo con i massi e le scogliere sottostanti.
Il cadavere del costumista è stato rinvenuto in acqua da un canoista.
All’esame degli inquirenti ci sarebbe anche un “vuoto” nei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona dei Giardini di Augusto: il giorno della morte, i video hanno ripreso Canfora nel momento in cui è entrato, ma la sua figura poi non riapparirebbe nelle immagini successive.
I dubbi della famiglia di Luca Canfora
La famiglia di Luca Canfora ha sempre espresso dubbi sull’ipotesi del suicidio e, in questi mesi, si è avvalsa della consulenza dell’ex comandante del Ris dei carabinieri, Luciano Garofano.
In particolare, i parenti del costumista hanno sottolineato l’assenza di fratture e altri segni visibili sul corpo.
Giuseppe Canfora, proprio al quotidiano La Repubblica, aveva dichiarato a proposito della morte del fratello Luca: “Ho visto la bara aperta di mio fratello. Si sarebbero viste queste fratture”.
La reazione dell’avvocato dei familiari
Giuseppe Rossodivita, legale dei familiari di Luca Canfora, ha espresso in una nota, diffusa da ANSA, la soddisfazione per il deposito della nuova consulenza medico-legale disposta dalla Procura di Napoli. “L’iscrizione del fascicolo per omicidio e la nuova proroga delle indagini inducono a ritenere che l’inchiesta si trovi in una fase estremamente delicata. Per questa ragione, i familiari di Luca, in pieno accordo con l’intero pool difensivo – composto dal generale Luciano Garofano e dal dottore Maurizio Saliva – hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni pubbliche“.
