Luca Zaia è un caso e scoppia la tensione tra Lega e FdI in vista delle elezioni in Veneto, cosa succede

Elezioni in Veneto, tensioni tra Lega e FdI: esclusa la lista di Luca Zaia, che non potrà usare il suo nome nei simboli ufficiali della coalizione

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Tensioni tra Lega e FdI a poche settimane dalle elezioni in Veneto. A causa di un veto posto da Fratelli d’Italia, la lista di Luca Zaia è stata eliminata. Il presidente uscente, inoltre, non potrà usare il suo nome nei simboli ufficiali della coalizione. “Ne prendo atto”, ha commentato con amarezza Zaia, che potrebbe candidarsi come consigliere regionale alle imminenti elezioni.

Elezioni in Veneto: il caso Luca Zaia

Manca ormai poco alla scadenza per la presentazione delle liste ufficiali per le prossime elezioni in Veneto, che si svolgeranno il 23 e il 24 novembre.

Intanto, uno scontro tra la Lega e FdI rischia di divampare.

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Luca Zaia

Il presidente uscente Luca Zaia, infatti, dopo mesi trascorsi ai margini del dibattito sul terzo mandato e sulla scelta del suo successore, ha recentemente appreso che la sua lista, la Lista Zaia, è stata eliminata.

Inoltre, il suo nome non potrà essere usato nei simboli ufficiali della coalizione.

Il veto di FdI

Queste novità sono frutto di decisioni tutt’altro che casuali. FdI avrebbe posto un veto e, tramite un accordo siglato dai vertici nazionali del centrodestra, è stato deciso di eliminare il nome di Zaia dalle liste.

In cambio, è stato dato l’ok per la candidatura a presidente ad Alberto Stefani.

Le motivazioni alla base di questo veto sarebbero puramente politiche: Fratelli d’Italia vuole evitare che l’immagine di Luca Zaia possa favorire eccessivamente la Lega, diminuendo il divario elettorale che, fino ad oggi, ha premiato FdI.

Zaia: “Ne prendo atto”

Prendo atto della decisione, anche se non è mai accaduto che a qualcuno sia vietato di usare il proprio nome in campagna elettorale”, ha affermato Luca Zaia.

Il presidente uscente, che alle elezioni in Veneto potrebbe candidarsi come consigliere, ha concluso il suo commento su quanto accaduto con una frase che sa tanto di sfida agli alleati.

“Il campo di battaglia non facile è la cosa che mi piace di più” ha infatti affermato.

Quello accaduto a Zaia è solo uno degli episodi che testimoniano le tensioni crescenti tra Lega e FdI. Anche in Lombardia, infatti, si sono verificati contrasti. La Lega, in particolare, ha rifiutato la firma di un accordo per garantire la guida della Regione a Fratelli d’Italia nel 2028.

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