Marelli si avvale del Chapter 11 al tribunale fallimentare Usa, cosa rischiano i 6 mila lavoratori in Italia

Marelli Holdings ha presentato la richiesta di Chapter 11, la preoccupazione dei sindacati italiani per il futuro dei lavoratori

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Marelli ha aperto una procedura volontaria di Chapter 11 negli Stati Uniti. L’obiettivo dell’azienda è ristrutturare il debito a lungo termine senza interrompere la produzione. I finanziatori della società hanno messo sul piatto 1,1 miliardi di dollari per superare la crisi. I sindacati italiani hanno espresso preoccupazione. In Italia l’azienda occupa circa 6 mila persone.

Chapter 11, la richiesta di Marelli Holdings

L’annuncio dell’apertura del Chapter 11 presso il Tribunale fallimentare del Delaware è stato dato dalla stessa Marelli Holdings. La società ha fatto sapere che circa l’80% dei finanziatori ha sottoscritto un accordo da 1,1 miliardi di dollari. Lo scopo è ristrutturare il debito di lungo termine e ridurre la leva finanziaria.

Nelle intenzioni di Marelli, questo processo non dovrebbe avere ripercussioni sugli impegni produttivi. L’accordo prevede, inoltre, che i finanziatori assumano la proprietà dell’azienda.

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L’ingresso di uno stabilimento Marelli

Perché Marelli ha chiesto il Chapter 11 in tribunale

David Slump, presidente e ceo di Marelli, ha dichiarato la volontà di essere “proattivi” nella stabilizzazione della posizione finanziaria, dicendosi soddisfatto per i recenti progressi.

“Dopo un attento esame delle alternative strategiche dell’azienda, abbiamo deciso che l’ingresso nel processo di Chapter 11 è la strada migliore per rafforzare il bilancio di Marelli convertendo il debito in capitale proprio, assicurando al contempo che continuiamo a operare come sempre”, ha spiegato Slump.

Da Magneti Marelli a Marelli Holdings: i passaggi

Nel 2018 FCA (oggi Stellantis) aveva venduto Magneti Marelli alla giapponese Calsonic Kansei, di proprietà del fondo Kkr, per 5,8 miliardi di euro. L’anno successivo, nel 2019, le due società erano state fuse per dare vita a Marelli Holdings. Nelle scorse settimane si erano rincorse le voci di una vendita di Marelli al gruppo indiano Motherson.

La preoccupazione dei sindacati per i lavoratori italiani

La notizia del ricorso al Chapter 11 da parte di Marelli ha allarmato i sindacati italiani. In una nota congiunta Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Fismic, Ugl Metalmeccanici e AQCF hanno chiesto un incontro urgente con i vertici di Marelli Holdings.

In Italia l’azienda occupa circa seimila persone in diversi stabilimenti, tra cui Crevalcore, Bologna e Sulmona. “Dopo una fase di apparente recupero, l’azienda ricade in una condizione di crisi conclamata”, si legge nella nota.

I sindacati hanno chiesto l’apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy “al quale abbiamo già chiesto formalmente di attivarsi per seguire da vicino la vicenda”.

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