Matilda De Angelis critica Giorgia Meloni, frecciata sul cinema in crisi: "Ha risposto 'andatevene a f******'"

L'attrice Matilde De Angelis attacca il governo e la premier Giorgia Meloni, accusandoli di non interessarsi ai lavoratori del cinema

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L’attrice Matilde De Angelis ha vinto il Nastro d’Argento nella categoria Migliore attrice non protagonista per ‘Fuori’ di Mario Martone. In una recente intervista ha criticato apertamente la premier Giorgia Meloni, accusandola di non interessarsi al mondo del cinema. Inoltre ha avuto da ridire sul fatto che il riconoscimento ricevuto lo ha dovuto condividere con Elodie Di Patrizi.

Matilde De Angelis contro la premier Giorgia Meloni

Intervistata da Il Fatto Quotidiano, Matilde De Angelis ha parlato del prossimo progetto che la vedrà protagonista. Lungo il suo discorso non ha risparmiato critiche nei confronti del governo e della premier Meloni.

In particolare ha ricordato che è entrata a far parte del cast di ‘Dracula’ di Luc Besson, film che si sarebbe dovuto girato in Italia. Tuttavia l’incertezza relativa al tax credit non l’ha reso possibile.

L'attrice Matilde De AgelisANSA
L’attrice Matilde De Angelis

“Mi dispiace, io sono un po’ spaventata e preoccupata non per me ma per tutti quelli che lavorano nel cinema. C’è una sorta di appiattimento generale, manca la materia prima alle volte”, ha dichiarato l’attrice che ha aggiunto che ciò “è il risultato di quanto la società, la politica, lo Stato, il governo non supportino in nessun modo l’impianto artistico”.”

E ancora: “Non ci sono soldi per noi, non c’è investimento e allora dobbiamo cercare di cambiare le cose dal basso. C’è una quantità insensata di persone, costumisti, elettricisti, addetti alla fotografia che mi dicono di non lavorare per otto mesi: fa paura sentirlo confessare da iperprofessionisti. E la risposta della Meloni qual è stata? Andatevene a fa***lo”.

Il discorso sul premio condiviso con Elodie: “Irrispettoso”

L’artista ha avuto da ridire sulla vittoria del Nastro d’Argento alla Migliore attrice non protagonista in quanto il riconoscimento lo ha dovuto condividere con Elodie. Il fatto le è andato di traverso.

“È molto strano vincere un premio insieme ad un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo”, il ragionamento di De Angelis.

“Quando togli la singolarità, togli la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità. Per me è insensato dare un premio condiviso con un’altra persona”, ha concluso l’attrice.

Gli attacchi degli attori al governo

Matilde De Angelis non è la prima artista che si scaglia contro il governo in carica. Ad esempio, Elio Germano, dal palco dei David di Donatello 2025, aveva attaccato il ministro della Cultura.

“Il cinema è davvero in crisi e noi crediamo per grossa responsabilità del ministero della Cultura. Sentirci dire che le cose vanno bene, in questo modo tra l’altro bizzarro, è dal mio punto di vista fastidioso”, aveva detto Germano.

“C’è una minoranza rumorosa che si impadronisce perfino dei più alti luoghi delle istituzioni italiane, il Quirinale, per cianciare in solitudine, mi riferisco a Elio Germano”, la replica del ministro Giuli nel corso di un evento di FdI a Firenze.

La controreplica dell’attore era giunta a un incontro organizzato dal quotidiano Domani: “Se un ministro della Cultura, che dovrebbe rappresentare il Paese, non sa che ci sono persone a casa, vuol dire non sapere che c’è un dramma sociale e vuol dire che ‘ciancia in solitudine’”.

Sempre durante la cerimonia dei David di Donatello 2025, era stata lanciata un’altra stoccata al governo. Pupi Avati, omaggiato con il premio alla carriera, una volta salito sul palco aveva pungolato la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni, presente all’evento in prima fila.

“Volevo dirti, la cosa di Cinema Revolution è carina, però noi abbiamo bisogno di qualcosina di più”. Così il regista rivolgendosi alla leghista.

Avati aveva poi lanciato una provocazione: “Secondo me la cosa più bella che potrebbe accadere è questa: che la Schlein telefona alla Meloni: ‘Giorgia, sono Elly. Non potremmo vederci mezz’ora con Giorgetti e parlare un attimo del cinema italiano?’”

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