Matteo Renzi attacca Riccardo Magi dopo la protesta alla Camera, l'accusa al deputato: "Una pagliacciata"
Matteo Renzi non ha apprezzato l'iniziativa di Riccardo Magi, che si è vestito da fantasma: "La Meloni va sfidata come hanno fatto Boschi e Schlein"
La singolare forma di protesta di Riccardo Magi non è stata approvata da Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha definito “una pagliacciata” l’azione del deputato di +Europa, che è entrato in aula alla Camera, mentre si stava svolgendo il premier time, vestito da fantasma. “La Meloni viene raramente in Parlamento. Una volta che accetta, va sfidata sui contenuti”, ha commentato l’ex premier.
- Matteo Renzi attacca Riccardo Magi
- Renzi: "Sfidare Meloni come Boschi e Schlein"
- Magi si difende sui social
- "Così si uccide la democrazia"
Matteo Renzi attacca Riccardo Magi
“Quella di Magi è una pagliacciata che non serviva“, ha scritto Matteo Renzi sui social.
Così l’ex sindaco di Firenze ha commentato l’iniziativa del leader di +Europa, che è spuntato tra i banchi dell’opposizione vestito da fantasma, con un lenzuolo bianco a ricoprirlo dalla testa in giù.
Fonte foto: ANSA
Riccardo Magi vestito da fantasmi tra i banchi dell’opposizione
Magi ha voluto protestare così contro l’invito, da parte della maggioranza, all’astensione ai referendum dell’8 e del 9 giugno. E lo ha fatto durante l’intervento del capogruppo leghista, Riccardo Molinari.
Renzi: “Sfidare Meloni come Boschi e Schlein”
La protesta di Magi, immediatamente espulso dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, ha scatenato il commento di Matteo Renzi, che ha affidato a un post su X il suo pensiero.
“La Meloni viene raramente in Parlamento. Una volta che accetta, va sfidata sui contenuti come hanno fatto molto bene Boschi e Schlein oggi”, ha scritto il leader di Italia Viva.
Secondo Renzi, “vestirsi da fantasma è l’ennesimo regalo alla premier” perché “toglie visibilità ai contenuti seri e regala facile propaganda alla destra”. Perché, ha aggiunto l’ex premier, “quando stai sui contenuti, lei balbetta e non sa che dire”.
Magi si difende sui social
Sui social il segretario di +Europa e presidente del Comitato Promotore del Referendum Cittadinanza, ha spiegato i motivi della sua singolare forma di protesta.
“In occasione del premier time con Giorgia Meloni alla Camera mi sono vestito da fantasma del referendum. Avrei voluto chiederle di garantire ai cittadini l’informazione sui referendum e magari invitarli ad andare al voto l’8 e 9 giugno”, ha scritto.
“E le avremmo ricordato di quando lei accusava i governi in carica di silenziare i referendum e svilire la partecipazione popolare: avveniva solo pochi anni fa, nel 2016 e nel 2022″, ha aggiunto Magi.
“Così si uccide la democrazia”
“E siccome nella retorica della presidente Meloni, la volontà e il voto popolare diretto sono talmente importanti che vorrebbe che fosse eletto in questo modo direttamente il presidente del Consiglio, mi aspetto che lei dica a tutti i cittadini di andare a votare“, ha proseguito Magi.
“Abbiamo ascoltato Lollobrigida, Salvini, La Russa ma non la presidente Meloni. E’ così che si uccide la democrazia, facendo mancare l’informazione ai cittadini”, ha poi concluso il leader di +Europa.
