Morta dopo la liposuzione, José Picciotti rompe il silenzio: il video delle parole del medico indagato
José Lizarraga Picciotti si dice "addolorato". Il chirurgo è accusato di omicidio colposo in concorso dopo che una sua paziente è morta durante una liposuzione
Forze dell’ordine e ispettori dell’Asl di Roma hanno effettuato un ulteriore sopralluogo nello studio del chirurgo José Lizarraga Picciotti, accusato di omicidio colposo in concorso dopo la morte di una paziente che si era sottoposta a liposuzione, Ana Sergia Alcivar Chenche. Il medico ha accompagnato gli investigatori. Davanti ai giornalisti schierati, per la prima volta, ha reso alcune dichiarazioni.
- Le prime parole di José Lizarraga Picciotti
- Le prime parole del medico indagato
- Chirurgo indagato per omicidio colposo in concorso
Le prime parole di José Lizarraga Picciotti
I primi risultati dell’autopsia suggeriscono che la 46enne morta in sala operatoria non abbia mostrato alcun segno di shock anafilattico derivante da una reazione avversa all’anestesia.
I periti stanno cercando di capire se il decesso possa essere legato a un’embolia polmonare. Oltre alla liposuzione, Ana Sergia Alcivar Chenche si era sottoposta a una correzione estetica del mento.
Gli ispettori che hanno visitato nuovamente lo studio medico in via Francesco Roncati, in zona Torrevecchia, hanno, probabilmente, verificato condizioni igieniche e protocolli sanitari.
Le prime parole del medico indagato
José Lizarraga Picciotti, intercettato in strada dai giornalisti, si è fermato per scambiare qualche battuta:
“Innanzitutto volevo manifestare che sono profondamente addolorato. Aspetto con molta ansia, sia dal punto di vista umano che professionale, la risposta delle autorità competenti”.
Dopo questa brevissima dichiarazione, l’avvocato del medico ha troncato il discorso: “Per il resto risponderà davanti al giudice”.
Una giornalista ha cercato di strappare al medico qualche battuta che andasse oltre la laconica dichiarazione: “Cosa è andato storto durante l’operazione? Ma ci sono anche accuse che vengono dal passato…”, ha incalzato.
L’avvocato, che stava cercando di allontanare l’assistito dall’assembramento di giornalisti, ha affrontato la cronista: “Rispondo io: queste sono inesattezze gravissime! E questa gogna mediatica che avete articolato nei confronti del professore è falsa, perché per quanto concerne un unico precedente, è stato prescritto in sede penale in Corte d’appello. Il resto non c’è”, ha tagliato corto l’avvocato, allontanandosi dalle telecamere insieme all’assistito.
Chirurgo indagato per omicidio colposo in concorso
Secondo quanto pubblicato dal Corriere della Sera, Lizarrega Picciotti avrebbe già affrontato due precedenti denunce per lesioni, una nel 2006 e una nel 2018. Il Giornale di Brescia riporta poi che il medico risulterebbe sotto processo a Brescia.
E una testimone ha raccontato che il chirurgo in una occasione si sarebbe presentato “con una bottiglia di grappa che aveva intenzione di utilizzare come anestetico”.
Per la vicenda che riguarda il decesso di Ana Sergia Alcivar Chenche, José Lizarraga Picciotti è accusato di omicidio colposo in concorso con un anestesista e un infermiere.
Diverse testate, fra cui Rai News e Sky TG24 riportano che nello studio mancavano defibrillatore e cartelle cliniche relative alla paziente deceduta, così come mancava l’archivio delle attività svolte su altri pazienti.
