Morto a 72 anni Roberto Nordacchione, il “re del ginocchio” che operò anche Roberto Baggio
È morto a 72 anni Roberto Nardacchione, luminare della chirurgia del ginocchio: nel corso della sua carriera operò anche l’ex campione Roberto Baggio
È morto a 72 anni Roberto Nardacchione, luminare dell’ortopedia e fondatore della Chirurgia del ginocchio del Policlinico di Abano Terme. Conosciuto come il “re del ginocchio”, fu tra i primi a introdurre tecniche innovative in Italia e operò diversi sportivi, tra cui Roberto Baggio. Medici e pazienti lo ricordano come professionista esemplare.
- Morto il luminare dell’ortopedia Roberto Nardacchione
- La carriera e le esperienze internazionali
- Il cordoglio di colleghi e pazienti
Morto il luminare dell’ortopedia Roberto Nardacchione
È morto a 72 anni Roberto Nardacchione, uno dei più stimati ortopedici italiani, conosciuto come il “re del ginocchio” per la sua lunga esperienza nella chirurgia ortopedica.
Nato a Udine nel 1952, Nardacchione aveva legato gran parte della sua carriera al Policlinico di Abano Terme, dove nel 2000 fondò l’Unità Operativa di Chirurgia del Ginocchio. Qui aveva costruito un reparto d’eccellenza, che negli anni si è distinto per innovazione e competenza.
ANSA
Il Policlinico, in un messaggio di cordoglio, lo ha ricordato come “un medico stimato e un professionista esemplare che ha dedicato con passione e umanità gran parte della sua vita alla nostra struttura e ai suoi pazienti”.
La carriera e le esperienze internazionali
Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel 1977 a Padova, Nardacchione si specializzò in Ortopedia e Traumatologia e in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso. Dal 1987 si dedicò esclusivamente alla chirurgia del ginocchio, diventando un riferimento in Italia e all’estero.
Nel 1990 frequentò come fellow l’Alabama Sport’s Medicine Institute di Birmingham, negli Stati Uniti, sotto la guida del dottor James Robert Andrews, tra i pionieri della chirurgia ricostruttiva dei legamenti crociati.
Negli anni, la sua attività ha compreso migliaia di interventi complessi, comprese protesi e ricostruzioni, e ha introdotto tecniche innovative come la chirurgia robotica applicata alle protesi monocompartimentali e totali. Fu anche docente a contratto all’Università di Padova, condividendo la sua esperienza con i giovani specializzandi.
Il cordoglio di colleghi e pazienti
Conosciuto anche per aver operato diversi sportivi, tra cui Roberto Baggio, Nardacchione era considerato un punto di riferimento assoluto nella chirurgia ortopedica.
Il sindaco di Teolo (Padova), Valerio Turetta, lo ha ricordato come “un concittadino che ha dedicato con passione e umanità gran parte della sua vita ai suoi pazienti, lasciando un segno indelebile”.
Oltre al riconoscimento istituzionale, sono arrivate centinaia di messaggi di cordoglio da colleghi e pazienti che hanno sottolineato non solo la sua competenza medica, ma anche la sua capacità di mettere al centro la persona.
ANSA / robertonardacchione.it